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Il Catanzaro contro la Juve Stabia vuol spezzare un digiuno di 40 giorni

Quaranta giorni dall’ultima vittoria in trasferta. Per gli standard altissimi a cui il Catanzaro ha abituato i suoi tifosi è quasi un’infinità. Dopo lo 0-1 a Latina firmato da Biasci il 15 gennaio è arrivato il momento di replicare. Domani la Juve Stabia proverà a rendere la vita difficile alla squadra di Vivarini, ma i giallorossi possiedono tutto per ritornare al successo esterno dopo l’abbuffata casalinga contro il Monopoli. Proprio la reazione (6-0) seguita alla sconfitta di Viterbo è il primo aspetto dal quale si può ricavare fiducia: una risposta del genere al primo ko in campionato era attesa, non scontata contro un avversario di spessore, non l’ultimo arrivato. Per condizione psicofisica il Catanzaro sta alla grande sia in termini individuali che sul piano generale. E pare avere la determinazione e la cattiveria adatte a piazzare l’accelerata decisiva in campionato fin da questo viaggio in Campania.

Al “Ceravolo” Biasci ha lasciato il segno come non faceva da un mese, Vandeputte ha colpito con la seconda doppietta stagionale e vede la doppia cifra di gol (è a quota nove) già ampiamente raggiunta con gli assist (che sono 17), Situm ha mostrato una condizione atletica di livello assoluto, Iemmello si è concesso la terza doppietta interna consecutiva (contro la Turris non aveva giocato per squalifica) e aspira a diventare il marcatore più prolifico in un torneo nella storia del club, obiettivo possibilissimo perché a un passo (anzi a due gol). Vivarini, al rientro in panchina dopo il turno di stop, in questi giorni ha ricevuto ottime indicazioni anche dalle alternative: Pontisso è un titolare aggiunto, Curcio era entrato molto bene contro il Monopoli, ha fornito un assist involontario e può tornare al gol che gli manca dalla gara con la Virtus Francavilla, Cianci è stato catechizzato dal tecnico e ha dato ulteriori segnali di vitalità nell’amichevole con la Primavera realizzando una tripletta, Brignola è gasato dal primo centro in giallorosso.

Il “Menti” è uno scenario ostico per tutti. Il sintetico non aiuta, ma al di là della superficie di gioco, il contesto ambientale – caldissimo – ha sempre aumentato il coefficiente di difficoltà nelle sfide con la Juve Stabia che ha da poco cambiato l’ennesimo allenatore (ora c’è Pochesci) senza ricavarne niente, almeno al momento: nelle ultime quattro uscite ha pareggiato una volta (0-0 col Taranto in casa) perdendo le altre (con il Crotone in casa, a Picerno e Foggia) e nelle ultime 10 partite ha avuto un ritmo da playout che ha messo a rischio il piazzamento playoff. Insomma, ha un estremo bisogno di punti: Martinelli (altro ex) e compagni dovranno stare molto attenti e avere la stessa ferocia con la quale hanno maltrattato il Monopoli. In una stagione da record, quaranta giorni senza vittorie in trasferta sono tanti, forse troppi. Il pari di Messina, il ko di Viterbo sono stati una parentesi aperta anche per degli episodi. È la fase cruciale della stagione, più si conserva il vantaggio di 10 punti, più si deprime chi insegue.

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