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Catanzaro, via all’operazione Ghion: priorità alla conferma del prestito

Il 23enne del Sassuolo è perfetto interprete del calcio dominante di Vivarini. Anche il calciatore vorrebbe restare per continuare a crescere

Il primo “under” per la Serie B è uno dei protagonisti di questa promozione. Il Catanzaro proverà con tutte le sue forze a rinnovare il prestito dal Sassuolo di Andrea Ghion. Il centrocampista è stato fra i motivi di un campionato al di sopra di qualsiasi - pur positiva - aspettativa, il perfetto interprete del calcio dominante impostato da Vivarini. In una categoria in cui i ragazzi nati dopo il 2000 saranno fondamentali per questioni di “lista” e minutaggio, la freschezza e il talento del play di Mantova, la sua aderenza al progetto tecnico dei giallorossi, sembrano fin d’ora una garanzia sul futuro.
Per questo nell’agenda del club del presidente Noto il nome di Ghion è segnato in cima alla lista. Il Sassuolo non lo cederà a titolo definitivo, l’estate scorsa avrebbe rifiutato una proposta indecente, cioè economicamente molto dispendiosa da parte del Catanzaro. Però rimandarlo al “Ceravolo” per un’altra stagione, vedere di che pasta è fatto anche in un contesto più qualificato e qualificante come la Serie B, conviene agli stessi emiliani. Ad agosto Ghion era stato rispedito in C dopo una esperienza sfortunata al piano superiore con il Perugia: poche partite, mai un coinvolgimento stabile. Con le Aquile il numero 18 ha ritrovato centralità, fiducia, spazio e giocate imponendosi come il ragazzo della “generazione Z” fra i più interessanti nella categoria. Il Catanzaro e Vivarini l’hanno rilanciato. In B potrebbero lanciarlo definitivamente verso il palcoscenico cui sembra predestinato, la Serie A.
I rapporti fra i giallorossi e il Sassuolo sono ottimi da tempo, sono stati la base per imbastire trattative e affari importanti (Megna e Cianci, per esempio), quindi costituiscono una premessa importante anche per questa nuova e possibile operazione. Lo stesso Noto ha rapporti diretti con la proprietà e la dirigenza neroverde. Così come il ds Magalini, che su Ghion si è lanciato come un falco, l’estate scorsa, appena il club ha dovuto fare i conti con il clamoroso (e col senno di poi proficuo) dietrofront di Ronaldo Pompeu: il rifiuto del brasiliano, invece di aprire una crisi, ha spalancato la porta a una grande opportunità. Del resto, le qualità di Ghion erano note a tutti gli operatori di mercato, il Pescara lo aveva corteggiato a lungo ed era vicinissimo a convincerlo se non si fosse inserito il Catanzaro.
Il ventitreenne, quanto a inserimento, non si è fatto pregare, ha preso in mano la squadra, con personalità e classe nonostante l’età facesse supporre il contrario: 30 partite, cinque assist, un gol bellissimo contro il Giugliano, tra l’altro avversario dei giallorossi domani ad Avellino (tutti a disposizione, ballottaggi in ogni reparto). Come si è ambientato in campo, Andrea lo ha fatto fuori, entrando in empatia con i tifosi e la gente di Catanzaro, innamorato della cucina e del… piccante che mette su qualsiasi piatto. Questa corrispondenza fra il calciatore e la città, fra il calciatore e l’allenatore, fra il calciatore e i compagni di squadra, sarà l’altra leva per rinnovare il prestito. Una delle più importante, se non la più importante.
La volontà di Ghion è sempre stata chiara: restare a Catanzaro. Almeno un altro anno. Per diventare ancora più grande e prepararsi alla Serie A. Lasciarlo qui conviene pure al Sassuolo.

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