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Catanzaro, il “triplettista” Curcio: altro che una semplice alternativa

Nel successo di Francavilla l’attaccante “di scorta” ha brillato

Che cosa c’era da aggiungere a una stagione perfetta? Forse una tripletta ed è arrivata anche quella. In una trasferta che teoricamente non aveva alcun significato se non rappresentare l’opportunità di riscrivere altri record (punti, vittorie e gol in campionato), il Catanzaro ha centrato tutti gli obiettivi con la solita, feroce puntualità. Zero sconti anche quando il turnover è più ampio del previsto.
Il 4-2 rifilato al Francavilla, in un campo in cui i giallorossi avevano sempre faticato e spesso perso, si è trasformato nella partita di Alessio Curcio. Tre squilli e tutti a casa, in vacanza per qualche giorno, lui col bagaglio aggiuntivo e non preventivato del pallone consegnato d’ufficio a chi riesce a sbatterlo in porta tutte quelle volte in 90 minuti. In questo campionato esagerato, imbottito di primati e gol a ripetizione, non c’era ancora stato un giocatore capace di segnare tre reti in una singola partita: il fantasista trentatreenne ha colmato un vuoto e interrotto un lungo periodo di digiuno. Prima di Curcio, l’ultimo triplettista delle Aquile era stato Manuel Fischnaller, giustiziere del Rende nel 3-0 ottenuto al “Ceravolo” il 20 gennaio 2019, poco più di quattro anni fa. Tanto tempo, ma non troppo come l’ultimo tris in trasferta. Palanca all’Olimpico nel 3-1 che ha schiantato la Roma il 4 marzo del 1979? No, non esageriamo, anche se quella rimane ovviamente “la” tripletta più leggendaria del club e di “O Rey”.
In esterna, il predecessore diretto di Curcio è Manolo Mosciaro, trascinatore nel successo per 4-1 a Noicattaro, sempre in Puglia, il 20 settembre 2009. Era la quinta giornata della Seconda divisione, in un torneo nel quale la punta cosentina divenne il capocannoniere della squadra in un tridente con Montella e Longoni che fece scintille grazie alla direzione di Auteri. Il tecnico siciliano fu anche il “direttore” di Fischnaller, quindi il tris di Curcio marca l’ennesimo spartiacque e passaggio di consegne: prima di Vivarini era stato Auteri il simbolo recente del gioco d’attacco più efficace a Catanzaro, in tutte e due quelle stagioni (2009-10 e 2018-19). Il “maestro” abruzzese lo ha ampiamente superato e non solo perché ha stravinto il campionato.
Quanto a Curcio, ha giocato le ultime tre partite da titolare e ha segnato in tutte e tre. Il fantasista beneventano è diventato il quarto marcatore stagionale delle Aquile con nove centri: ha superato Cianci e Sounas dimostrando che solo in una corazzata come il Catanzaro uno come lui poteva essere un’alternativa, anche se di superlusso, almeno per minuti giocati. Ricevuti spazio e continuità, Alessio è diventato determinante con una costanza molto maggiore rispetto a quella di prima e con una varietà di colpi (destro, sinistro, testa) che la dice lunga su quanto sia completo. Curcio non aveva mai firmato una tripletta, da sabato è a un passo dalla doppia cifra: dovesse raggiungerla sarebbe il quarto calciatore giallorosso con almeno 10 gol, eventuale altro primato eguagliato nella storia del club.

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