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Il Catanzaro vuole salutare i tifosi con l’imbattibilità al “Ceravolo”

Diversi i ballottaggi e riguardano tutti i reparti: in difesa scalpitano Fazio e Gatti, davanti Iemmello con Curcio?

Il campionato non è finito con la promozione. Lo ha dimostrato la squadra continuando a macinare record, gol e vittorie. Lo stanno ribadendo i tifosi che riempiranno il “Ceravolo” anche domani, contro il Foggia, nell’ultima sfida interna del torneo.

I numeri delle prevendite sono molto buoni: nella prima giornata è stata raggiunta la soglia dei seimila spettatori (abbonati compresi), ieri il dato è salito intorno alle settemila unità nonostante il maltempo annunciato domani pomeriggio (il calcio d’inizio è fissato alle ore 17:30). Difficilmente si registrerà un nuovo sold out com’è avvenuto contro il Pescara, o nel derby d’andata con il Crotone, ma la cornice di pubblico rispetterà il livello di calcio – altissimo – offerto da Vivarini e dai suoi calciatori. Dunque è previsto spettacolo da ogni punto di vista nel dibattutissimo (per la vicenda dei lavori di omologazione agli standard della Serie B) stadio dei Tre colli.

Il Catanzaro punta a ritoccare un altro primato, della sua annata e della sua storia. Non può più raggiungere i 19 successi interni del Lecce 1972-73, ma chiudere il percorso rimanendo imbattuto davanti ai propri tifosi questo sì. Un successo aggiungerebbe la perla numero 18 in una bottega che è stata carissima per gli avversari.
Solo il maestro Zeman, tre settimane fa, se n’è andato con un punto, tutti gli altri hanno perso, spesso in modo schiacciante. Il boemo ha spezzato la striscia di 17 pienoni consecutivi, ma questa rappresenta comunque il filotto più ricco in termini assoluti in un solo campionato delle Aquile. Le 16 vittorie della Lega Pro 2 del 2011-12, con Ciccio Cozza in panchina, erano il tetto precedente (comprensivo di quattro pareggi). È da allora che i giallorossi non finiscono un intero torneo rimanendo imbattuti al “Ceravolo”. Le altre nove volte sono state nella Seconda divisione 2009-10, con Auteri al timone (15 vittorie, due pari) e nel 2003-04, l’ultimo volo verso la B, con Braglia condottiero (14 successi, tre pari). Più indietro, nella Serie C2 del 2000-01 (12 vittorie e cinque pari) e in quella del 1991-92 (11 vittorie, otto pari). Fabbri riportò il Catanzaro in B nella stagione 1984-85 con un bottino interno di 14 successi e tre x, mentre le altre imbattibilità risalgono agli anni Sessanta (1966-67 e 1963-64 fra i cadetti), alle promozioni in B del 1958-59 (12 successi e cinque pari) e del 1935-36, l’unica in cui le Aquile fecero en plein (13 squilli su 13). Vivarini ha già superato tutti i suoi predecessori e conta di ripetersi prima di mettere nel mirino la Supercoppa.

Nel Catanzaro che affronterà il Foggia, i ballottaggi sono diversi e riguardano tutti i reparti: in porta toccherà di nuovo a Sala o rientrerà Fulignati? In difesa avranno ancora spazio Fazio e Gatti? In mediana e sulle fasce, poi, i rebus riguardano praticamente tutti i ruoli: nessuno è sicuro del posto. Forse solo in attacco c’è qualche certezza in più: Iemmello (partito dalla panchina a Francavilla) e Curcio (il più in forma della squadra) sembrano la coppia titolare più accreditata.

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