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Catanzaro tra inediti e tanti suggestivi ritorni al passato. Uno sguardo alle rivali del prossimo campionato

Oltre ai derby con la Reggina (si spera) e, soprattutto, quello con il Cosenza che riprenderà una lunghissima contabilità dopo cinque stagioni di astinenza, la sfida più attesa dai sostenitori delle Aquile sarà con la Sampdoria

Avversari che mancavano da decenni. I derby più sentiti. Grandi piazze. Il ritorno in Serie B porta con sé vecchi e prestigiosi palcoscenici, due avversari mai affrontati prima e l’opportunità di provare a sfatare storici tabù. È il momento che i tifosi giallorossi aspettavano da 17 anni con un paio di incognite (Reggina, Lecco) che solo le verifiche della Covisoc e i passaggi federali in seguito alle domande di iscrizione potranno diradare. Escludendo i derby con la Reggina (si spera) e, soprattutto, quello con il Cosenza che riprenderà una lunghissima contabilità dopo cinque stagioni di astinenza, la sfida più attesa dai sostenitori delle Aquile sarà con la Sampdoria.

Per il blasone della società, l’amicizia fortissima che lega le due tifoserie, lo stadio in cui gioca e nel quale il Catanzaro – almeno in campionato – non ha mai vinto. A Marassi i giallorossi ci sono stati recentemente, ma contro il Genoa: ko 2-1 in Coppa Italia nell’ottobre 2020. Sulla sponda blucerchiata il viaggio non si verifica dal 10 ottobre 1982, ultima stagione di Serie A, ed è coinciso con una sconfitta per 4-2, mentre al ritorno (20 febbraio 1983) finì 1-1.
Il Catanzaro con la Samp a Genova ha perso le tre gare di Serie B e due delle tre di A con l’eccezione dell’1-1 datato 31 ottobre 1971, la prima apparizione in massima serie. In realtà un successo in trasferta ci sarebbe pure, tuttavia era solo il girone eliminatorio della Coppa Italia 1972-73: Bonfanti e Rizzo a segno, 2-1. Sempre in Coppa l’ultimo confronto assoluto: 1-1 in Calabria il 22 agosto 1984. Anche il Parma è una big persa per una generazione: le sfide più recenti sono del 1989-90, due sconfitte in B. Al “Tardini”, comunque, il Catanzaro è riuscito a imporsi in due occasioni fra campionato e Coppa.

Tabù. In cinque stadi le Aquile non hanno mai vinto: quello della Cremonese, dove sono scese in campo in nove partite (l’ultima nella B del 2005-06); al “Braglia” di Modena, scenario da sei pari e dieci sconfitte, anche in questo caso quella più recente è targata 2005-06; poi Lecco (iscrizione permettendo), non frequentato dal 29 ottobre 1972; Salò (ma la Feralpi comincerà giocare a Piacenza): l’unico confronto sul Garda è andato male (ko 1-0 nei playoff 2019) ed è stato solo parzialmente cancellato dalla vittoria casalinga di Supercoppa; infine Venezia, tre pari e sei sconfitte, l’ultima nell’annata 2004-05.

Inediti e ritorni. Le due trasferte più lontane saranno una primizie: Cittadella e Sudtirol. Lo Spezia se lo ricordano in pochissimi, erano gli anni ’30. Le altre sono vecchie conoscenze a partire dall’Ascoli, una delle partite del cuore di Carlo Mazzone. Quindi il Como e il suo stadio, scenario di una promozione in A (la terza) con gol decisivo di Massimo Palanca. Bari e Palermo ritornano sulla strada dei giallorossi dopo una sola annata, la Reggiana è stata affrontata poco più di un mese fa per la Supercoppa.

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