La Vibonese ha presentato il suo nuovo allenatore ai primi di luglio. Così come anticipato qualche settimana fa dallo stesso presidente Pippo Caffo. Tutto in linea con il programma dettagliatamente studiato dal direttore generale Antonello Gagliardi. Oggi è stata la giornata di Antonio Buscè. Al centro della conferenza stampa, la seconda nel giro di pochi giorni (la prima per presentare i nuovi soci), c’era lui, ex tecnico della Primavera dell’Empoli, alla sua prima esperienza su una panchina dei “grandi”.
"Mi ha convinto il progetto"
“Ho accettato questo incarico senza esitare perché – ha detto l’allenatore di origini campane – mi ha convinto il progetto che mi è stato illustrato dal direttore sportivo Ramondino e dal direttore generale Gagliardi. Mi impegnerò a 360 gradi per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società e anche per questo motivo mi trasferisco a Vibo con la mia famiglia perché sono convinto del progetto e voglio dare il massimo”. Davanti ai taccuini dei giornalisti ribadisce di aver detto sì alla Vibonese in cinque minuti: “Ho subito pensato di avere davanti l’occasione giusta”.
La società gli ha prospettato un progetto importante. Quale? La risposta arriva dal presidente Caffo, assente per motivi di lavoro e collegato con la sala stampa del “Luigi Razza” per telefono: “Non è mia abitudine fare proclami ma faremo un campionato importante e stiamo gettando le basi per costruire una buona rosa. Sono contento che Buscè abbia accettato di guidare la squadra”. Sulle ambizioni rossoblù ancora più esplicito il tecnico: “Per raggiungere determinati risultati ci vuole tempo e il nostro primo obiettivo dovrà essere quello di portare entusiasmo e credibilità. Sono convinto che con il tempo e con il lavoro potremo toglierci qualche bella soddisfazione”. Con lui lavoreranno il suo vice Francesco Nuti, il preparatore dei portieri Salvatore Periti, i preparatori atletici Manuel Gallelli e Fortunato Riso, i fisioterapisti Emanuele Franzè e Marco Sgotto. A Vibo potrebbe seguirlo qualche ragazzo del settore giovanile della Vibonese: “Se vogliamo – ha sottolineato – un progetto che duri negli anni dobbiamo trovare dei giovani da valorizzare. Il nostro patrimonio sportivo saranno loro”.
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