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Catanzaro, Martinelli convinto da Vivarini a restare

Il capitano giallorosso sembrava destinato a lasciare ma un colloquio col tecnico ha cambiato le carte in tavola

Quando una telefonata ti cambia il futuro. Vincenzo Vivarini da una parte, Luca Martinelli dall’altra. Il nocciolo del discorso? Il tecnico vuole che il capitano rimanga. Pare siano bastate poche parole per convincere il numero 5 a rivedere i piani iniziali. Alla fine della stagione il difensore e la società avevano deciso di lasciarsi da buoni amici e di comune accordo, dopo quattro anni e un trionfo – quello di Salerno – che ha cancellato le delusioni e le amarezze dei tornei precedenti. Martinelli pensava di riavvicinarsi alla compagna, magari trovando sponda nelle ambizioni di un club come il Catania, appena tornato in C e strutturato per il vertice, un contesto teoricamente ideale per uno come lui. La volontà di Vivarini – unita al rapporto fortissimo che Martinelli ha da tempo con il dg Foresti – hanno modificato le carte in tavola riaprendo alla possibilità che uno fra i perni dello spogliatoio svolga ancora un ruolo da protagonista nelle Aquile.
Pur non potendo dare nulla per scontato in periodo di mercato, soprattutto per un elemento che a dicembre compirà trentacinque anni, il capitano viaggia ora verso la quinta stagione consecutiva in giallorosso. È il giocatore più longevo della presidenza Noto ed è l’unico, nella rosa attuale, che può essere inserito extra-lista come “bandiera”, quindi senza occupare posti da “over”. Ovviamente non sono solo le considerazioni burocratiche a dare una chance. Vivarini vuole trattenerlo per via delle sue indiscutibili qualità caratteriali e carismatiche (è un leader e l’ha ampiamente dimostrato). Sulle questioni tecniche poco da dire, nonostante l’età e gli acciacchi: piedi educati e precisi, forza nel gioco aereo ed esperienza torneranno utilissime in una squadra che sta portando avanti una decisa opera di ringiovanimento.
Insomma, salvo nuovi rimescolamenti dovuti al mercato, Martinelli rappresenterebbe un’importante opzione per il coach, ma pure una guida per i compagni e una chioccia per i più giovani. Senza dimenticare il rapporto intenso e bellissimo che Luca ha costruito con la tifoseria, i momenti splendidi nella cavalcata promozione, il pianto di Salerno, i trofei alzati al cielo al “Ceravolo” (quello per la vittoria del campionato) e a Reggio Emilia (la Supercoppa). Una “bandiera” non solo per la questione della lista. La storia può continuare anche in B, la categoria da cui proveniva e l’obiettivo per cui era arrivato quattro estati fa. Il capitano, questa chance, se l’è guadagnata con ampio merito.
Dalla prossima settimana Martinelli (e con lui Brighenti e Scognamillo) instraderanno i nuovi arrivi del reparto, da Veroli a Dimo Krastev. Il Catanzaro l’ha spuntata sulla concorrenza per il bulgaro e deve solo ufficializzare il trasferimento in prestito del centrale 2003 dalla Fiorentina. Di Krastev, come degli altri rinforzi presi dal ds Magalini (da Pompetti all’atalantino Oliveri), se ne parla benissimo. Dal ritiro a Cascia potranno dimostrarlo: ormai mancano solo otto giorni.

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