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Catanzaro, Iemmello si ferma per dieci giorni. D'Andrea in dirittura d'arrivo

Problemi alla caviglia sinistra per il bomber. Ambrosino pronto solo alla fine di agosto

Pietro Iemmello

Una decina di giorni di stop per Pietro Iemmello. L’attaccante ha rimediato una distorsione alla caviglia sinistra, all’inizio si pensava potesse essere qualcosa di grave, poi l’allarme è rientrato. Ieri il bomber ha ovviamente saltato il test con il Latina e, probabilmente, non ci sarà nemmeno per il turno preliminare di Coppa Italia contro il Foggia, sabato prossimo, tuttavia potrebbe rientrare in tempo nel caso in cui il campionato cominciasse il 19 agosto. Dovrà stare fermo più del capitano, invece, Giuseppe Ambrosino. Arrivato dal Napoli con un guaio muscolare a un polpaccio (accusato nell’ultima amichevole giocata a Dimaro con i partenopei), il centravanti della Nazionale Under 20 dovrebbe essere inserito in gruppo nell’ultima decade di agosto.

Informato dal Napoli, il Catanzaro ha comunque eseguito, sul calciatore, un supplemento di visite mediche a Villa Stuart per avere un quadro preciso della situazione. Il tesseramento di Ambrosino non è in discussione e l’annuncio del suo prestito secco verrà formalizzato in questa settimana. Nemmeno Luca D’Andrea ha sostenuto il test di ieri pomeriggio. L’ultimo innesto ha lavorato a parte dopo aver completato la stagione più tardi di tutti: fino a due settimane fa era a Malta con l’Italia per gli Europei Under 19, successivamente gli è stato concesso un po’ di meritato riposo, utile anche a smaltire un’infiammazione inguinale. L’annuncio del prestito dal Sassuolo è atteso in giornata. In entrata non ci sono altre novità. La Sampdoria, per il momento, ha chiuso la porta per Marco Delle Monache e prosegue le valutazioni interne per Matteo Stoppa, cioè i due esterni offensivi su cui ha puntato gli occhi il Catanzaro. Insomma, per i blucerchiati è stand by. In mezzo. È in giallorosso ormai da un mese il centrocampista Marco Pompetti. Uno dei primi rinforzi di questa campagna acquisti e uno dei giovani più attesi in un reparto che è sostanzialmente completo. «Sono carichissimo come tutta la squadra – ha detto il ventitreenne tramite il sito ufficiale del club –, volevamo iniziare bene fin dal ritiro perché sono i giorni più importanti per preparare al meglio una stagione che affronteremo a dovere».

Pescarese prelevato a titolo definitivo dall’Inter (che si è tenuto una percentuale sull’eventuale futura rivendita), Pompetti era uno dei pallini di Magalini e Vivarini: «Sono abruzzese come il mister, ma anche se veniamo dalla stessa città non lo conoscevo. Quando mi ha chiamato ho espresso subito la volontà di venire qui al Catanzaro conoscendo le sue idee di gioco, secondo me questa è la scelta migliore perché mi piacciono i suoi principi». Il coach lo sta alternando al centro del campo con tutti gli altri, da Verna a Ghion fino a Pontisso: Pompetti si muove tranquillamente sia da play che in supporto al regista: «Quando ho iniziato a giocare ero attaccante e trequartista, ero un elemento più offensivo, poi col passare degli anni alcuni allenatori hanno arretrato il mio baricentro in campo ed è stata la scelta migliore perché rendo anche di più. Dove mi vedo nel centrocampo del Catanzaro? Dove vuole l’allenatore, sono a disposizione e spero di dimostrare il mio valore quando mi verrà data la possibilità, sicuramente giocare con i miei compagni, tutti molto forti, sarà bello».

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