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Il Catanzaro è sempre a caccia di un attaccante. Il preferito resta Donnarumma

Con Iemmello e Ambrosino ai box, la squadra ha faticato a tradurre in gol le occasioni create

Il primo obiettivo raggiunto ha evidenziato necessità ampiamente conosciute. Al Catanzaro serve un attaccante. Il turno preliminare di Coppa Italia sarebbe potuto finire diversamente da uno striminzito 1-0 se solo ci fosse stata una punta vera e propria. Curcio ha fatto il suo decidendo la sfida, ma il fantasista non è uno di quelli che possono cantare e portare la croce: il numero 10 dà il meglio se qualcun altro fa il lavoro sporco, apre spazi e permette gli inserimenti, non il contrario. Con il Foggia c’era da fare di necessità virtù, come aveva sottolineato Vivarini alla vigilia, e così è stato. Però l’assenza di un finalizzatore d’area, come avrebbero potuto essere gli infortunati Iemmello e Ambrosino, o anche l’acciaccato Biasci, è stata chiarissima. Biasci sarà a posto per Udine, visto che sabato ha già rotto il ghiaccio nella seconda parte della ripresa; per Iemmello servirà qualche altro giorno, pur non essendo scontato il suo forfait in Friuli; per Ambrosino se ne parlerà verso fine mese, quindi a campionato già iniziato.
Date le condizioni, è naturale che il club stia provando ad aumentare il forcing per un centravanti. Dopo il sondaggio fatto per Gliozzi con il Pisa e la richiesta di informazioni al Benevento per Moncini, l’ipotesi Alfredo Donnarumma, in uscita dalla Ternana, ha assunto un peso specifico differente rispetto ai primi giorni: la proposta accolta con un po’ di freddezza ha dunque preso progressivamente corpo e il trentaduenne campano è diventato il primo bersaglio nel ruolo. Vivarini lo vorrebbe di nuovo con sé, questo non è un mistero. Il tecnico abruzzese l’ha fatto esplodere a Teramo in coppia con Lapadula, ricavandone un bottino individuale di ventidue. Poi l’ha allenato anche ad Empoli, dove l’abruzzese è stato esonerato ben prima di finire la stagione, ma il “suo” attaccante ha messo a referto un altro ventello, il primo in B della carriera, seguito nel campionato successivo dai venticinque centri con il Brescia, record individuale che ha consentito – a lui e ai lombardi – la promozione in Serie A (categoria in cui ha segnato sette volte).
L’avventura di Donnarumma a Terni è finita dopo due anni con alterne fortune: quattordici reti in trentadue partite nel primo, uno solo in ventuno gare, ma appena seicentoventicinque minuti, nel secondo. Lucarelli non l’ha convocato per l’ultima amichevole proprio perché è sul mercato, Vivarini vorrebbe riprenderselo e rilanciarlo anche se è consapevole che il mercato è lungo, i costi sono alti e sull’attaccante ci sono altre squadre, fra cui sembrerebbe anche la Sampdoria. Il calciatore di Torre Annunziato sbocciato nella Primavera del Catania completerebbe il reparto.
Il Catanzaro ci proverà fino alla fine così come sta facendo con il difensore Przemyslaw Szyminski, nei confronti del quale continua il forcing dopo aver trovato l’intesa con il Frosinone: nelle ultime ore ci sarebbe stato un avvicinamento con il ventinovenne polacco, primo pensiero per il pacchetto arretrato. Avendo spazio per gli over, non è detto che l’esterno di centrocampo che arriverà sia un under: visto che la Samp non ha ancora mollato la presa su uno fra Stoppa e Delle Monache, il reggino Cicerelli potrebbe superare gli altri due quando i giocatori amaranto saranno svincolati d’ufficio.
Addii. Non convocati contro il Foggia, sono prossimi ai saluti Fazio e Gatti: il senatore è diretto ormai da tempo verso la Virtus Francavilla, il compagno più giovane (in tribuna al “Razza” scuro in volto) pare indirizzato proprio verso Foggia. Il club conta di chiudere le loro cessioni nei prossimi giorni. Ieri mattina la squadra si è allenata a Giovino: Udine incombe, venerdì è dietro l’angolo.

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