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Catanzaro, sfida all'incognita Lecco

I giallorossi affrontano la matricola al suo debutto sul campo neutro di Padova. Vivarini: «Andiamo un po’ al buio, dobbiamo stare attenti». Iemmello in dubbio

Ci sarà da soffrire e lottare. Su ogni pallone, in ogni duello, dall’inizio alla fine. Il 3-0 allo Spezia è acqua passata. La gara contro il Lecco, al debutto in B dopo un’estate tormentata fra Consigli federali, Tar e Consiglio di Stato, è uno scontro salvezza fra due matricole. L’incontro di Padova (lo stadio di Lecco non è ancora pronto) è quasi una scatola chiusa: «Andiamo un po’ al buio, quindi dobbiamo essere bravi a leggere la partita facendoci trovare pronti», ha confermato Vincenzo Vivarini. «È una sfida che ci riserva tante incognite, il Lecco non ha mai giocato in gare ufficiali, quindi abbiamo avuto pochi riscontri per valutare le sue qualità, non conosciamo nemmeno la sua migliore formazione, come individualità, però troviamo sicuramente un avversario con grandissimo entusiasmo, consapevole di vivere qualcosa di eccezionale. È stata la sua forza l’anno scorso, quando lottava su ogni pallone, quindi me l’aspetto complicata proprio da questo punto di vista».

Catanzaro alla terza uscita in una settimana, Lecco alla prima in assoluto: «Anche lo Spezia era riposato quando ci ha affrontato, stiamo valutando un po’ i recuperi e le condizioni di tutti», ha spiegato l’allenatore, il cui dubbio principale riguarda Iemmello, acciaccato ma per certi versi indispensabile: «Con lui stiamo facendo un discorso di grande gestione negli allenamenti in modo da farlo arrivare al top nel più breve tempo possibile. Con lo Spezia ha fatto comunque una grande gara». L’altra punta è naturalmente Biasci: in forma, in fiducia, carico dopo due gol in due partite. Quando giocava nel Padova non trovava spazio, oggi può provare a esorcizzare definitivamente quella sfortunata esperienza. A centrocampo Vivarini ha l’imbarazzo della scelta: «Sono molto contento di tutti e quattro, Ghion e Verna danno garanzie per sostanza e qualità, Pontisso è cresciuto in modo esponenziale sul piano atletico e in alcuni difetti che aveva l’anno scorso, infatti contro lo Spezia ha sfoderato una prova di livello assoluto. Pompetti è meno abituato a lavorare alla nostra maniera, ma si sta applicando, individualmente è forte, giovane, fresco, pimpante, si sta mettendo in luce nelle staffette, lo aspettiamo per farlo entrare ancora meglio in ogni aspetto di gioco».

Conferma per la coppia Ghion-Pontisso? Probabile. Esterni di centrocampo Sounas (ma occhio a D’Andrea, Stoppa e Brignola) e Vandeputte, difesa uguale a mercoledì scorso, squadra priva di una pedina che si è rivelata importante come Oliveri, squalificato per tre turni: «Per lui mi dispiace tanto, è un bravo ragazzo, abbiamo preso spunto dalla sua reazione, sbagliata nei confronti della squadra perché non la si può abbandonare mai, bisogna avere la capacità di fare le cose in funzione dei compagni al di là dei problemi che si possono avere con avversari o arbitro. È stato molto ingenuo, la gara era finita, però penso sia stato un grande insegnamento, per lui come per gli altri». Che avranno, ancora una volta, la spinta di un migliaio di persone. Il tour della Penisola è cominciato: «Ed è molto positivo, ci daranno forza e spirito per lottare fino alla fine». Convocato l’ultimo arrivato Miranda, fuori Curcio (può andare alla Casertana, che ha la proroga sul mercato), Bombagi e Welbeck più l’infortunato Ambrosino.

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