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Catanzaro a caccia di sogni col Parma

Oggi pomeriggio in un “Ceravolo” tutto esaurito l’attesissima sfida al vertice che vale il primato. Iemmello-Biasci tandem d’attacco

Per partite del genere, Vivarini e il Catanzaro stavano lavorando da due anni. Da quando la Serie C era un’abitudine consunta e i piani alti della categoria superiore un sogno che sembrava irrealizzabile. Anche se siamo ancora alla quinta giornata, il big-match contro il Parma che può valere il primato in Serie B è il segno che in quasi due anni il pianeta giallorosso è stato rivoltato come un calzino: con gli investimenti della società, il sudore della fronte, le idee e l’organizzazione del tecnico, le qualità dei calciatori e la simbiosi assoluta con la tifoseria. Cose che non si vedevano da decenni in una città che vola sulle ali dell’entusiasmo.

«Il pubblico è giusto abbia questa esaltazione, ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra perché siamo proprio all’inizio e la B è un torneo molto livellato», ha spiegato Vivarini alla vigilia di una sfida che si gioca in un “Ceravolo” di nuovo soldout. «Sono molto contento e orgoglioso dei nostri tifosi, sta a noi trasformare sul campo questo entusiasmo in forza, applicazione e motivazioni di squadra». Una squadra che se l’è meritato tutto, questo entusiasmo, e che ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi anche in un contesto più difficile della C: «Da questo punto di vista all’esordio a Cremona avevo un po’ di timore perché era l’impatto col campionato, ma sapevo che i miei calciatori potessero dire la loro anche in B. L’importante è essere tutti sul pezzo, crederci, di questo ne parliamo sempre, partita dopo partita aumenta l’autostima e questa col Parma potrebbe darci una spinta importante».

Già, il Parma corazzato per raggiungere la A: «È forte, fra le più attrezzate, ha continuità di lavoro, un allenatore che sa cosa fare e come vincere i campionati, giovani di grandissime prospettive e qualità, gamba e tecnica. Sarà una bella partita che noi affronteremo con le nostre armi». Che sono le solite: modulo fluido (4-4-2 di partenza) e lo stesso undici schierato contro il Lecco, da Pontisso a Biasci, anche se stanno migliorando tutti gli altri, giovani ed esperti, e le sorprese non sono escluse: «Donnarumma sta crescendo tantissimo, Ambrosino da martedì si allenerà a pieno regime ma abbiamo preferito non convocarlo per cautela, Veroli nelle prime due ha fatto molto bene, Krastev e Miranda hanno i presupposti per essere pronti, Pompetti e D’Andrea stanno studiando i meccanismi, però hanno già mostrato un livello assoluto, Stoppa secondo me è quello che ci darà tante soddisfazioni anche se ora ha davanti Vandeputte». Contro gli emiliani saranno come sempre fondamentali gli episodi («Mi auguro ci sorridano») oltre che i duelli tattici e individuali: «È un incontro che nasconde tante insidie perché il Parma magari ci farà giocare, ma non ci perdonerà errori. Loro sono bravi in diversi atteggiamenti, credo verranno con grande attenzione tattica, a non concedere traiettorie e spazi, anche aggressivi e molto preparati sulle nostre fonti di gioco, quindi il duello sarà sulle loro aggressioni. Però cercheranno pure di giocare tanto, palleggiare, imporsi perché possono farlo. Comunque anche il Parma – ha concluso Vivarini – ha difetti che abbiamo analizzato, speriamo di riuscire a fare ciò che dobbiamo».

 

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