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Il Catanzaro torna con i piedi per terra. Il Parma mostra la manita al Ceravolo

La squadra di Vivarini cade in casa contro la nuova capolista, che si conferma una delle corazzate candidate al salto di categoria. Applausi per i giallorossi malgrado la secca sconfitta

Catanzaro-Parma 0-5

RETI: 17'pt Man, 25'pt (rig) e 39pt Benedyczak, 2'st Partipilo, 38'st Colak.

CATANZARO (4-4-2): Fulignati 5.5; Situm 5.5, Scognamillo 5, Brighenti 4.5, Krajinc 4.5 (15'st Veroli 5.5); Sounas 5.5 (1'st Donnarumma 5), Ghion 5, Pontisso 5 (15'st Pompetti 5.5), Vandeputte 5.5; Iemmello 5 (30'st D’Andrea), Biasci 5 (1'st Brignola 6). In panchina: Sala, Borrelli, Krastev, Miranda, Verna, Katseris, Stoppa. Allenatore: Vivarini 5.

PARMA (4-2-3-1): Chichizola 6; Coulibaly 6.5 (15'st Ansaldi 6), Delprato 7, Circati 6.5, Zagaritis 6 (36'st Di Chiara); Estevez 7, Sohm 6.5; Man 7 (1'st Partipilo 7), Bernabé 7, Benedyczak 7.5 (1'st Hernani 6); Bonny 7.5 (21'st Colak 7). In panchina: Corvi, Turk, Balogh, Osorio, Begic, Hainaut, Mihaila. Allenatore: Pecchia 7.

ARBITRO: Aureliano di Bologna 6.

NOTE: cielo sereno, terreno in erba naturale. Spettatori: 12437. Ammoniti: Coulibaly, Scognamillo, Estevez, Circati, Zagaritis. Angoli: 8-3. Recupero: 5' pt, 2' st.

Una lezione pesantissima, un bruttissimo risveglio dopo un mese di sogni a occhi aperti. Con un 5-0 mai realmente in discussione, il Parma è stata la maestra più severa che il Catanzaro potesse trovare sulla sua strada. E chissà che gli insegnamenti subiti ieri in un “Ceravolo” bellissimo nonostante tutto, non possano essere un toccasana: la B è durissima e ai giallorossi è bastato giusto il primo tempo per capirlo. Man con un gol, Benedyczak con una doppietta, la velocità abbinata alla tecnica di Bonny e Coulibaly sono stati avvertimenti eloquenti. Partipilo in avvio di ripresa e Colak nel finale hanno rincarato la dose nella giornata più dura da un anno e mezzo a questa parte.

 

La partita è stata come se l’aspettava Vivarini (anche se magari non proprio in questi termini), perché contro il 4-4-2 del Catanzaro (stesso undici degli ultimi due impegni), il Parma ha risposto con un 4-3-3 che in fase difensiva è diventato sempre 4-1-4-1: Estevez è rimasto basso davanti alla difesa, le mezzali Sohm e Bernabé si sono alzate per andare a infastidire i due propulsori del gioco giallorosso, Ghion e Pontisso. Almeno in avvio la spinta dei padroni di casa non è stata limitata e all’8’ hanno costruito la prima, grossa occasione sull’asse Sounas-Vandeputte: Biasci, nell’area piccola, è stato timido col sinistro e il pallone è finito fuori.

Vivarini aveva anche detto che gli emiliani possiedono le qualità per far male al minimo errore. Le hanno mostrate tutte e sono passati in vantaggio con un’azione bellissima (18’): Man ha scambiato con Bonny sulla destra (il terzino Coulibaly era salito in stile Di Lorenzo), il centravanti l’ha rimessa in mezzo e Man ha segnato di sinistro colpendo il palo. Sette minuti dopo il Parma ha consegnato il raddoppio in transizione: Man ha anticipato Brighenti e lanciato Bonny, più veloce di Krajnc e steso in area da Scognamillo, il rigore sacrosanto l’ha trasformato Benedyczak spiazzando Fulignati (25’).

Il portiere giallorosso è stato fondamentale quando Man in versione Maradona ne ha superati quattro e si è involato tutto solo in area (32’). Il tris è comunque arrivato poco più tardi: cross basso di Coulibaly, sempre molto libero, difesa di casa versione belle statuine e Benedyczak ha potuto colpire tutto solo all’altezza del dischetto. Il Catanzaro ci ha provato nel finale con un colpo di testa di Biasci parato da Chichizola e un tiro di Iemmello deviato in corner da Del Prato, ma su alcune ripartenze ha rischiato parecchio pur uscendo fra i cori di incitamento e gli applausi del suo stadio. Che è rimasto in silenzio assoluto per alcuni istanti al 2’ della ripresa quando Partipilo (appena entrato per Man, anche Hernani per Benedyczak in un 4-2-3-1) si è fiondato su un pallone servito da sinistra da Sohm: anche stavolta, la reattività della retroguardia di casa è stata pari a zero. Vivarini aveva cambiato pure all’intervallo: Brignola trequartista per Sounas, Donnarumma per Biasci, modulo 3-4-1-2. L’impegno non è mancato, la fortuna sì perché un tiro di Brignola deviato da un difensore sarebbe entrato e sull’angolo seguente l’inserimento aereo di Brighenti è uscito di poco. L’infortunio di Situm (steso da Zagaritis) ha aumentato le amarezze di una giornata amarissima lasciando il Catanzaro in dieci (Vivarini aveva esaurito i cambi). Colak, alla fine, ha mostrato la manita servito dal fischiatissimo ex Di Chiara. Sì, non poteva andare peggio di così. Cosa conservare? I cori e gli applausi dei tifosi giallorossi. Nonostante tutto.

 

 

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