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Catanzaro verso la trasferta di Bari. Brignola è un’arma in più

La punta sta recuperando la condizione e scalpita in vista della trasferta di domani a Bari. Il 24enne ex Benevento: «Mi sto allenando bene, il cambio di modulo può aiutarmi»

La candidatura di Enrico Brignola. Per avere più spazio, scalare le gerarchie. Con una condizione in crescita e un posizionamento – più centrale, più vicino alla porta – che sembra adatto alle sue caratteristiche. Qualche segnale positivo l’ha mostrato quando è entrato nella ripresa col Parma. Brillante è apparso pure nell’amichevole contro la Primavera: da seconda punta, il ventiquattrenne può diventare un’arma in più per il Catanzaro: «L’anno scorso (da esterno a tutta fascia, ndr) non ero nel mio ruolo migliore, in questo sono in zone più adatte alle mie caratteristiche, però dove mi chiede di giocare l’allenatore io sarò sempre pronto a dare il massimo», ha spiegato Enrico, mai titolare finora. «È chiaro che voglio sempre giocare, fisicamente sto bene. Magari all’inizio, rimanendo fuori, non ero proprio contentissimo a livello personale, ma per i risultati che ha ottenuto la squadra ovviamente sì. Con il mister, nelle prime settimane, abbiamo parlato tanto: lui la vedeva diversamente rispetto a me, ma mi sto allenando bene e quando verrò chiamato in causa darò tutto me stesso».

Brignola è stato l’unico innesto della campagna di riparazione dello scorso inverno. Il Catanzaro, già abbondantemente primo in classifica, non aveva niente da aggiustare e ha puntato su di lui – arrivato dal Benevento dopo una prima metà di stagione in prestito a Cosenza – per aggiungere un elemento utile anche in futuro. La punta ha faticato un po’ a inserirsi – sarebbe capitato a chiunque in una squadra che già giocava a memoria – a sprazzi ha mostrato lampi delle sue qualità (splendido gol contro il Monopoli) e messo la firma nella gara promozione di Salerno, ma in generale si aspetta ancora il “vero” Brignola: «Il primo a star male perché so di non aver dato tutto ciò che potevo sono io, però questo cambio di modulo può aiutarmi. Questo non esclude che se il tecnico ha necessità, proverò a dare il massimo ovunque verrò schierato».

Il Catanzaro è atteso dalla complicata trasferta di Bari, l’ennesima prova in un campionato che mette ostacoli in ogni tappa: «Al “San Nicola” serviranno le cose che abbiamo fatto nelle tre gare che abbiamo vinto, cioè essere squadra, unirsi nelle difficoltà, sbagliare il meno possibile ed evitare gli errori fatti col Parma». In B è fondamentale essere sempre sul pezzo: «È un campionato difficilissimo, con tre vittorie sei su, con un momento no vai giù, c’è sempre equilibrio e anche contro l’ultima è durissima. Conta farsi trovare sempre pronti perché possiamo fare un grande torneo, lo spero, faremo di tutto perché succeda. Il ko con il Parma l’abbiamo preso nel modo giusto, lavorando sugli errori, non ci siamo fatti abbattere da quello che è successo e andiamo avanti per la nostra strada. L’anno scorso – ha proseguito –, se perdevamo dieci palloni non ci attaccavano mai perché eravamo troppo più forti degli altri, ora la nostra preoccupazione quando abbiamo la palla e la perdiamo deve essere ricucire tutti insieme per recuperarla il prima possibile». A Bari, il Catanzaro sarà accompagnato da oltre mille tifosi: «Mi sono emozionato a sentirli cantare tutti quanti nel finale. Ero arrabbiato per il risultato, ma è stato bellissimo, mi hanno sorpreso».

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