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Il Catanzaro rialza la testa, dopo il tracollo con il Parma ferma il Bari sul 2-2 al “San Nicola”

BARI-CATANZARO 2-2

MARCATORI 28’ pt Koutsoupias (B), 30’ Sounas (C), 46’ Verna (C); 13’ st Koutsoupias (B)

BARI (4-3-3) Brenno 6; Dorval 5,5 (47’ st Achik sv), Di Cesare 5,5, Vicari 5,5, Frabotta 5,5; Koutsoupias 7,5 (22’ st Pucino 6), Maiello 6, Acampora 5 (33’ st Maita sv); Edjouma 5 (1’ st Morachioli 5,5), Nasti 5,5, Sibilli 6,5 (22’ st Diaw 5,5). All. Mignani 6

CATANZARO (4-4-2) Fulignati 5,5; Katseris 7 (31’ st Miranda 5), Scognamillo 7, Brighenti 7, Veroli 6; Sounas 7,5 (23’ st Brignola 6,5), Pompetti 7 (23 st Ghion 6,5), Verna 7, Vandeputte 6,5; Donnarumma 6 (12’ st Stoppa 6), Biasci 6,5 (31’ st Iemmello sv). All. Vivarini 7

ARBITRO Mariani di Aprilia 6

NOTE Spettatori 20.431 di cui 1.290 ospiti. Espulsi il tecnico Vivarini 36’ st e Miranda 38’ st. Ammoniti Veroli, Diaw, Miranda, Ghion. Angoli 2-4. Rec. 2’; 5’.

Il riscatto. Una partita quasi perfetta e una prova grande così: per orgoglio, carattere, ma soprattutto idee. Il 2-2 al “San Nicola” è pure stretto: il Catanzaro ha dominato il primo tempo, ha reagito immediatamente nonostante un gol preso praticamente a freddo, ha ribaltato il risultato con Sounas e Verna, e alla fine, dopo il pari del Bari e con un uomo in meno (espulsi Vivarini e Miranda) ha saputo soffrire senza rischiare niente di che. Difficile pensare a una reazione del genere dopo le cinque sberle prese dal Parma. E invece è sembrato che una settimana fa non sia successo niente: questa squadra si trova a occhi chiusi anche quando deve fare i conti con pesanti forfait.

Vivarini ne ha cambiati cinque rispetto al Parma: Katseris e Veroli terzini, Pompetti e Verna in mezzo, Donnarumma in attacco nel 4-4-2 che ha avuto un atteggiamento più accorto pur con la solita propensione al fraseggio e al possesso insistito: insomma, i principi di sempre.

Mignani ha disegnato il Bari col 4-3-3, Acampora mezzala al posto di Maita, Di Cesare al rientro al centro della difesa e una tendenza ad aspettare e ripartire. Non è stato un caso che il Catanzaro abbia giocato molto di più e molto meglio affacciandosi tante volte dalle parti di Brenno seguendo linee guida abituali: l’assenza iniziale di Iemmello, quindi del suo lavoro a ricucire sulla trequarti, è stata evidente, però le Aquile hanno trovato spazi soprattutto sulle fasce senza risentire contraccolpi dalla botta della domenica prima. E nemmeno del gol a freddo del Bari, che al 28’ è passato alla prima azione: Sibilli si è accentrato tirando col destro, Fulignati ha respinto in mezzo all’area, Koutsoupias è stato il più veloce a ribattere.

La reazione giallorossa è stata immediata: Bari avvolto da destra a sinistra, cross perfetto di Vandeputte, inserimento vincente di Sounas, che di testa ha segnato bruciando Frabotta. Il Catanzaro ha spadroneggiato ovunque, pugliesi si sono accesi solo con Koutsoupias (pericoloso al 41’), ma è stata una fiammata imparagonabile alla costanza della squadra di Vivarini, che ha costruito ancora (Pompetti per Vandeputte) e raddoppiato meritatamente al 46’: pallaccia di Acampora recuperata da Sounas, servizio per l’accorrente Katseris, assist sul secondo palo per Verna.

Avvio di ripresa shock: traversa di Sibili imbeccato da Koutsopias, Pompetti ha steso Nasti e sarebbe stato rigore se il Var non avesse ravvisato un fuorigioco dello stesso Nasti sul destro del compagno. Il Bari ha alzato il baricentro per cercare la rete, Vivarini ha sostituito Donnarumma con Stoppa (4-2-3-1), ma i pugliesi hanno pareggiato subito dopo: cross da sinistra di Frabotta, Koutsoupias ha sovrastato di testa Veroli e sulla respinta di Fulignati è stato un condor. Mignani ha speso la carta Diaw, Vivarini ha replicato con Brignola e Ghion (per Sounas e Pompetti) e la partita è diventata ancora più bella, con capovolgimenti continui: Vandeputte ha impegnato due volte Brenno, poi sono entrati Iemmello e Miranda (per Katseris e Biasci), Vivarini è stato espulso per proteste, due minuti dopo è toccato a Miranda (già ammonito) che ha steso Dorval lanciato in ripartenza. Brignola ha chiuso terzino, il Bari ha premuto grazie all’uomo in più, però di pericoli veri ne ha creati zero. Il pari va bene, ma forse è leggermente striminzito: il Catanzaro c’è.

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