La Feralpisalò per rimettersi alla prova dopo due settimane di sosta. Il “Ceravolo” per allungare la striscia di vittorie (due, sempre in trasferta) interrotta solo dalle nazionali. Dopo Genova e Bolzano si riparte da casa. L’ultimo successo interno è vecchio quasi due mesi (30 agosto, 3-0 allo Spezia), è il momento di ripartire di gran carriera anche qui. «In base agli ultimi risultati può essere vero che fermarci non andasse bene, ma io ragiono sul lungo termine e in questo periodo abbiamo potuto svolgere un grosso lavoro tattico, per correggere alcuni aspetti negativi, quindi la pausa è stata senz’altro positiva», ha spiegato Vincenzo Vivarini dopo la rifinitura a Giovino che ha levato ogni dubbio sul forfait per mal di schiena di Krajnc («Non sembra nulla di grave, dovremmo riaverlo a disposizione per la prossima») e incrementato l’attesa per rivedere all’opera quella che, numeri alla mano, è una squadra da playoff. «Siamo contenti di quanto abbiamo fatto finora ed è bene che la gente abbia entusiasmo, però conosciamo la Serie B, torneo intrigante e mai scontato nel quale bisogna stare con i piedi per terra, di conseguenza pensiamo a una gara alla volta per arrivare nelle migliori condizioni a marzo-aprile, quando si deciderà il campionato». Insomma, la strada è ancora lunga e il passaggio di oggi contro una delle rivali nell’ultima Supercoppa di C è centrale: «Rispetto a quell’incontro la Feralpi è cambiata molto, alcuni principi di gioco, il modo di stare in campo», ha detto il tecnico richiamando la partita del 29 aprile, vinta 2-1 dalle Aquile in rimonta: «I lombardi hanno qualità, attaccanti di peso come La Mantia e Butic, un allenatore molto preparato e stanno lavorando per cercare i migliori equilibri, quindi mi aspetto che si presentino qui agguerriti».