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Il Catanzaro sceglie le “chiavi” per i playoff

Con il capitano Iemmello ci sono attaccanti come Ambrosino, Biasci e Donnarumma che offrono differenti soluzioni. Squadra serena e vogliosa di riscattarsi dopo la battuta d’arresto contro la Reggiana

I tanti motivi per pensare all’immediata ripartenza. Il capitano in formato king size, la concorrenza positiva in attacco, le nuove opzioni sulle fasce, il morale altissimo, la serenità dell’ambiente. Il Catanzaro ha tutto per riscattare la sconfitta con la Reggiana già dalla trasferta di Brescia.
Sabato sarà un altro scontro diretto in chiave playoff, più o meno come quello che i giallorossi hanno affrontato e vinto a Cittadella un mese fa, ma stavolta i nervi sono molto più distesi di quanto non fossero in Veneto: perché la differenza con i lombardi è di dieci punti; perché il ko dell’ultimo turno di campionato non ha cambiato praticamente niente in classifica; e soprattutto perché Vivarini ha diverse chiavi per scardinare il “Rigamonti”.
Iemmello è la principale: anche se ha girato a vuoto con gli emiliani, il numero 9 è in una condizione psico-fisica strepitosa come dimostra la qualità, varietà e importanza dei colpi messi a segno nel girone di ritorno, in particolare nell’ultimo mese. Non a caso l’Assocalciatori l’ha premiato giocatore di B a febbraio, e non a caso è il secondo attaccante più prolifico del 2024 dietro Pohjanpalo: in assoluto il finlandese ha realizzato cinque reti in più, però in trasferta ha inciso meno di Iemmello, a bersaglio sette volte lontano dal “Ceravolo”, come Brunori e dietro solo a Raimondo e Coda.
Accanto al capitano le scelte aumentano. Magari ha sofferto le “cure” di Szyminski, ma l’Ambrosino delle tre gare precedenti (Cittadella, Bari e Cosenza) era stato perfetto per raccordo della manovra, riferimento per le uscite della squadra, qualità nelle giocate (vedi assist per Biasci al “Marulla”). La crescita del ventenne ha messo in discussione le gerarchie acquisite e stuzzicato – evidentemente – uno come Biasci, che di recente ha perso il posto di titolare e ogni volta che è subentrato era carico a pallettoni. E attenzione, sempre davanti, al possibile aumento del minutaggio di Donnarumma, vicino al pari con la Reggiana.
Il capitolo concorrenza vale anche per la fascia destra, dove Situm è tornato ai livelli più alti e D’Andrea sta cominciando a far vedere a tutti il motivo per cui, quest’estate, lo seguisse pure una big come il Palermo. Al terzino e all’ala vanno aggiunti gli altri uomini utilizzati sulla corsia, cioè Sounas, Brignola e Oliveri: il greco non è più titolare inamovibile, gli altri due non lo sono mai stati, ma basta ripensare allo spirito con cui sono entrati nella ripresa con la Reggiana per capire che possono essere ancora molto utili, dall’inizio o in corso d’opera, anche in base alle caratteristiche degli avversari, che nelle prossime quattro partite occupano tutti la parte destra della classifica.
Serviranno tutti i calciatori e sarà importante anche l’atmosfera priva di pressioni che si respira nello spogliatoio di Giovino, quella che ci si aspetta da una matricola che ora è al sesto posto, non è mai scesa sotto il settimo ed è da due anni in luna di miele con i propri tifosi. La piazza dà il tocco in più: vuole solo divertirsi, non chiede altro. Anche per questo si può andare a Brescia meditando il riscatto.

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