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"Il rifugio delle anime": stasera su Rai 3 il docufilm sulla storia di Natuzza Evolo

Raccontava di parlare con l’angelo custode di chiunque le si avvicinasse e, in occasione di ogni Settimana Santa, viveva il grande mistero delle stimmate, e sul suo corpo comparivano i segni della Passione di Cristo. E’ Natuzza Evolo, la mistica calabrese nata nel 1924 a Paravati di Mileto, in Calabria, e su cui in Vaticano è in corso il Processo di Beatificazione. Le emografie lasciate dalle stigmate su fazzoletti e sulle stoffe usate per detergere le sue ferite, la sua capacità di comunicare con i morti, il mistero della bilocazione, e le dichiarazioni giurate di quanti credono di essere stati miracolati da lei: tutto questo oggi è al centro del processo avviato dalla Santa Sede. Venerdì 1° dicembre in seconda serata su Rai 3 alle 23.10 sarà proposto "Il rifugio delle anime. Storia di Natuzza Evolo", il docufilm, prodotto da Studio Colosseo in collaborazione con Rai Documentari, che ripercorre gli eventi principali della vita di Natuzza Evolo attraverso le testimonianze delle persone che hanno vissuto più da vicino i "fenomeni straordinari" di questa donna che raccontava di "parlare con la Madonna", mostrando i luoghi dove Natuzza ha vissuto: la sua casa, che per anni ha ospitato un avvicendarsi ininterrotto di pellegrini, artisti, intellettuali, teologi e giornalisti. E poi il Duomo di Mileto, da lei frequentato, e la chiesa "Cuore immacolato di Maria rifugio delle anime", che lei sosteneva esserle stata "chiesta" dalla Vergine Maria durante un’apparizione.

Il racconto, insomma, di una Calabria ancora sospesa nel tempo. Sono numerose le testimonianze presenti nel documentario, da Ruggero Pegna, che guarì da una leucemia giudicata dai medici incurabile e che rappresenta oggi uno dei "miracoli" prioritari esaminati dalla Santa Sede nel processo di beatificazione, a Don Pasquale Barone, uno dei sacerdoti che più da vicino ha assistito ai miracoli di Natuzza sin dalla giovane età. E poi Don Michele Cordiano, testimone della potenza e della velocità con cui la storia di Natuzza si è diffusa in tutto il mondo, attirando in Calabria centinaia di migliaia fedeli e facendo di Paravati una "piccola Lourdes nel cuore del Sud", e il fisico nucleare prof. Valerio Marinelli, che all’Università della Calabria ha analizzato i fenomeni straordinari di Natuzza per 60 anni di seguito. A queste testimonianze si alternano materiali di repertorio, soprattutto le interviste esclusive di Pino Nano a Natuzza Evolo, ma anche frammenti del primo documentario Rai su Natuzza firmato negli anni '80 dall’antropologo calabrese Luigi Maria Lombardi Satriani. Quella di Natuzza Evolo è una storia tra mistero e fede religiosa, che ha dato vita negli anni a migliaia di cenacoli di preghiera in ogni parte del mondo, trasformando la sua storia personale - come sottolineano gli autori del programma Pino Nano e Maurizio Pizzuto - in una vera e propria leggenda popolare.

 

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