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Piazza Matteotti, inaugurata
la fontana monumentale

E' stata inaugurata oggi pomeriggio, alle 18, la fontana monumentale di Piazza Matteotti con un ricco programma, tutto a costo zero per l'amministrazione comunale. L’apertura è stata affidata al prof. Franco Zagari che ha scritto le parole “Jonio” e “Sila” sulle stele di piazzetta del Cavatore; subito dopo la performance della scuola di danza “Let Me Dance” di Elena Santise e la scopertura della fontana da parte delle allieve della scuola di danza sulle note di “Viva La Vida” di David Garrett. Non appena scoperta l’opera, il sindaco Abramo e il prof. Zagari hanno dato il via allo zampillamento. A seguire, spazio alla musica con le esibizioni del soprano Giovanna Massara, del gruppo Everest Dixieland Jazz e della cantante Laura Screnci. L'opera era stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si era tenuta questa mattina.
"Spero che la nuova opera - ha detto il sindaco Sergio Abramo - sia di gradimento dei cittadini. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riqualificazione della principale piazza della città. Massimo è il nostro impegno nel tentativo di rilanciare il centro storico, lo dimostrano i progetti che riguardano le Gallerie del San Giovanni, gli interventi quasi terminati dell'ex Stac, l'apertura del museo del Rock. E su questa scia proseguirà il nostro attento lavoro". La parola è andata poi all'archietto Franco Zagari che ha spiegato i dettaglia: “Agli estremi della nuova piazza – ha spiegato Zagari - il progetto si annuncia subito con due coppie di stele che raccontano della città: “Sanguinis effusione” è il motto di Catanzaro che ricorda il tributo coraggioso della città per Carlo V, mentre “Jonio” e “Sila” testimoniano le due anime del paesaggio, l’immagine forte di questa città aerea sospesa fra il mare e la montagna. Sono sculture di metallo bianche ognuna pensata come una figura maschile e femminile. Questa è solo una delle storie, molte in verità, che Piazza Matteotti racconta a chi vuole attraversarla, sostarvi, ascoltarla, viverla. Si succedono gli spazi di una grande area pedonale, molto diversi fra loro, così che sembrano essere metafora della folla, che è diversa e unita allo stesso tempo, che qui è densa e qui è distesa, articolata in attività, flussi e comportamenti legati alla convivialità, un luogo in tensione fra momenti emozionali e pause di intimità. Una Fontana di vetro sostituisce la Scaletta ripetendone l’impronta triangolare e cercando di rinnovarne in modo più dolce lo stesso ruolo carismatico, ma questa volta con un’attitudine più distesa e serena, uno spazio d’acqua che ha una forte attrattiva come momento d’intimità e d’incontro in luogo di un monumento che offriva una platea e un punto di osservazione dall’alto".

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