Lamezia Terme - Sono tornati in libertà Bruno Gagliardi, 42 anni, e il cugino omonimo di 50 anni, di Lamezia Terme, arrestati giovedì scorso dalla Squadra mobile di Catanzaro, perchè accusati dell'uccisione di Gennaro Curcio, avvenuta il 7 agosto del 1995 a Nocera Terinese, all'interno di un negozio di autoricambi. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro li ha infatti rimessi in libertà, accogliendo le istanze presentate dai loro difensori, gli avvocati Nicola Veneziano e Pino Zofrea del Foro di Lamezia Terme, in quanto i due cugini erano stati già assolti per lo stesso reato nel 2003, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. E siccome la legge prevede che un imputato non può essere processato due volte per lo stesso reato, con molta probabilità i due Gagliardi non arriveranno neanche dinnanzi ad un corte per essere giudicati. Ad essere imputato, probabilmente sarà Gennaro Pulice, il collaboratore di giustizia appartenente alla cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte, che ha raccontato dell'omicidio Curcio al sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Elio Romano, riferendo di essere stato l’esecutore materiale del delitto. Anche se, l'allora minorenne Gennaro Pulice, subito dopo l'omicidio di Curcio venne arrestato e poi prosciolto davanti al Tribunale dei minori di Catanzaro “per non aver commesso il fatto”.
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