Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Colpo alla 'ndrangheta con 90 arresti, rubinetti dorati e moto di lusso: le foto delle case stile "Gomorra" perquisite

Un gruppo criminale di stampo 'ndranghetista, dedito al traffico internazionale di stupefacenti, al riciclaggio e reinvestimento di rilevati capitali finanziari, operante in Italia e nel Nord Europa da dove gestiva l'intero traffico: è quello smantellato all'alba con l'operazione "European 'ndrangheta connection" condotta a livello internazionale da varie forze di polizia tra l'Italia, il nord Europa e il Sudamerica.

Ecco le immagini del blitz della polizia e della guardia di finanza. Case stile "Gomorra", moto di lusso, locali: ecco cosa hanno trovato le forze dell'ordine, come si vede da queste immagini.

Un gruppo all'interno del quale una delle figure di spicco era Giovanni Giorgi, di 52 anni, di Bovalino, indicato come il principale punto di riferimento delle cosche di San Luca, i Pelle-Vottari e Romeo, ma anche di Natile di Careri (Cua-Ietto) e di Gioiosa Jonica (tramite gli Ursini), che tramite lui riuscivano a reinvestire capitali illeciti in attività commerciali nel settore della ristorazione in Nord Europa.

Prima in Olanda e poi in Germania, Giorgi avrebbe quindi svolto la funzione di collettore per l'investimento di denaro provento da affari criminali anche per conto di diverse cosche dell'area ionica reggina che, in tal modo, diventavano soci occulti delle attività commerciali a lui riconducibili, tra le quali il ristorante "La Piazza 3" e l'adiacente gelateria "Cafè La Piazza" di Brüggen (Germania).

Locali che, secondo le indagini, costituivano la sede di supporto logistico ai traffici di cocaina proveniente dall'America Latina e che veniva poi stoccata tra Olanda, Belgio, Germania e distribuita tra l'altro in diverse regioni italiane. L'organizzazione poteva contare su basi logistiche dislocate in più Regioni d'Italia ma anche, e soprattutto, nei Paesi Bassi e in Germania. Erano gli esponenti delle cosche Pelle-Vottari (le stesse coinvolte nella faida di San Luca culminata con la strage di Ferragosto a Duisburg), Romeo alias "Stacchi" e Giorgi "Ciceri" di San Luca. Molti di loro, stabilmente residenti in Nord Europa da anni, coordinavano grosse importazioni di cocaina dall'America Latina senza mai allentare i rapporti con l'originaria Calabria.

Tra i personaggi di vertice spiccano nomi "blasonati" nel narcotraffico quali i fratelli Giuseppe e Francesco Marando, originari di Locri; Josè Manuel Mammoliti; Giovanni Giorgi (55); Antonio Costadura, alias "U Tignusu; Domenico Romeo alias "Corleone"; Francesco Luca Romeo; Sebastiano Romeo e Domenico Strangio.

Secondo gli investigatori italiani di Polizia e Guardia di finanza, erano loro gli incaricati di pianificare le importazioni ed il successivo smistamento della droga in Italia. E per far ciò, operando in un'ottica prettamente aziendale, avevano spostato i loro interessi in Nord Europa ritenuta una zona più agevole ed economicamente vantaggiosa per procurarsi ingenti quantitativi di cocaina in arrivo direttamente dai Paesi produttori sudamericani, principalmente, nei porti di Anversa e Rottherdam.

Lo stupefacente veniva poi trasportato su autovetture dotate di complicati doppifondi che le rendevano praticamente "impermeabili" ai normali controlli su strada da parte delle forze di polizia. Il compito di trasformare le auto era affidato ad un gruppo di pregiudicati turchi da anni trapiantati in Germania dove gestivano un autonoleggio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia