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Marijuana dall'Albania ai clan di Vibo Valentia, 19 condanne e sei assoluzioni - Nomi e foto

Si è concluso con diciannove condanne e sei assoluzioni il processo, con rito abbreviato, a carico di 25 imputati coinvolti nell'operazione contro il narcotraffico denominata “Stammer 2 -Melina”, attraverso cui Dda e Guardia di finanza hanno svelato i contatti tra i clan vibonesi e i gruppi albanesi per l'importazione e lo spaccio di rilevanti quantitativi di marijuana.

Le condanne più alte - 20 anni di carcere - sono state inflitte dal gup distrettuale Francesca Pizii che è andata oltre la richiesta del pm Camillo Falvo, al brindisino Gianfranco Contestabile (avv. Giuseppe De Luca) e all'albanese Shefik Muho, di 34 anni.

Inoltre 18 anni di reclusione è la pena per Indrit Buja, 37 anni, altro albanese, mentre a 12 anni e 44mila euro di multa è stato condannato Salvatore Pititto, 51 anni di Mileto (avv. Nicola Cantafora e avv. Giuseppe Bagnato). Due le condanne a 11 anni di reclusione, emesse dal gup a carico dell'albanese Elvis Hajdini, dui 25 anni (latitante) e di Giovanni Pastorello, 59 anni, di Maierà (Cs).

A dieci anni di reclusione più 40mila euro di multa è stato, invece, condannato Massimo Pannaci, 52 anni di Vibo (avv. Giovanni Vecchio), mentre altri nove imputati sono stati condannati a 4 anni di carcere: Antonio Massimiliano Varone, 44, di Mileto (avv. Giancarlo Pittelli e avv. Michelangelo Miceli) per il quale la pena è stata di 4 anni e 4 mesi più 24mila euro di multa; Fortunato Baldo, di 23 anni (avv. Gregorio Viscomi, avv. Miceli) con una multa di 20mila euro; Francesco Colangelo, di Verano Brianza, 18mila euro di multa; Ippolito Andrea Fortuna, 59 anni, di Vibo Marina (avv. Vecchio) più 12mila euro di multa; Gregorio (Lollo) Niglia , 36 anni, di Briatico (avv. Francesco Muzzopappa e avv. Bagnato) più 12mila euro; Giuseppe Vittorio Petullà, 60, di Mileto (avv. Antonio Porcelli e avv. Giuseppe Monteleone), con multa di 12mila euro; Gianluca Pititto, 22 anni, di Mileto (avv. Monteleone e avv. Gianfranco Giunta) e Giuseppe Pititto, 26, di Mileto (avv. Monteleone e avv. Giunta), più 20mila euro di multa ciascuno; Rosario Riccioli, 45 anni, di Catania (avv. Roberta Fava), più 12mila euro.

Infine altri tre imputati sono stati condannati a tre anni e 4 mesi e una multa di 12mila euro ciascuno: Domenico Mancuso (alias Ninjia) 44 anni di Limbadi, figlio del boss Peppe Mancuso (avv. Giuseppe Milicia); Francesco Fiarè, 39 anni, di San Gregorio d'Ippona, medico odontoiatra (avv. Sergio Rotundo e avv. Giuseppe Monardo) e Cristian Burzì, di 35 (avv. Guido Contestabile).

Sono stati invece assolti da tutti i reati loro contestati «per non aver commesso il fatto», Rocco Iannello, 58 anni, boss di Filadelfia (avv. Salvatore Staiano e avv. Sergio Rotundo) per il quale il pubblico ministero aveva chiesto 10 anni di carcere; Melina Cannatà, 47 anni, di Vibo (avv. Giovanni Vecchio); Gerardo Filippo Gentile, 64 anni, di San Giovanni di Zambrone (avv. Giuseppe Bagnato); Claudio Tortora, 29 anni, di Mileto (avv. Francesco Schimio); Oksana Verman, 43 anni, ucraina, collaboratrice di giustizia la cui assoluzione era stata chiesta dal pm e Antonio Paladino, di Rosarno.

Al contempo Baldo, Colangelo, Petullà e i due fratelli Pititto sono stati assolti per alcuni capi di imputazione, mentre Baldo, Fiarè, Colangelo, Fortuna, Mancuso, Niglia, Petullà, i due fratelli Pititto, Riccioli, Varone sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni.

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