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Nuove leve dei Giampà a Lamezia, in Appello chiesta la conferma delle condanne - Nomi e foto

Nessuno sconto di pena per i giovani affiliati del clan Giampà. Ieri mattina il sostituto procuratore generale Luigi Maffia ha tenuto la sua requisitoria nel processo d'Appello scaturito dall'inchiesta “Nuove leve” scattata nel febbraio del 2017.

Il sostituto pg, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, ha chiesto alla corte di confermare le 12 condanne emesse in primo grado. Il 22 settembre scorso il gup Barbara Saccà, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato: Roberto Castaldo a 10 anni di carcere; Marco Francesco De Vito a 9 anni e 4 mesi; Eugenio Giampà, Gregorio Scalise, Giuseppe Paone, Francesca Allegro a 8 anni di reclusione; Danilo Cappello detto “Kirbi” a 8 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici; Maria Muraca a 7 anni e 4 mesi; Michele Muraca a 6 anni (6mila euro di multa); Vincenzo Giampà detto “Il Camacio” a 5 anni e 4 mesi (4mila euro di multa) Andrea Mancuso e Vincenzo Vigliaturo a 4 anni e 3 mesi (4mila euro di multa). Il giudice catanzarese aveva inoltre assolto completamente da ogni accusa Francesco Renda e Claudio Paola.

Si tornerà in aula il prossimo 15 novembre quando avranno inizio le arringhe degli avvocati. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Antonio Lomonaco, Antonio Larussa, Salvatore Cerra, Giuseppe Spinelli e Ramona Gualtieri.

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