«Tornate presto. Vi aspettiamo». E poi: «I nostri figli rivogliono le loro maestre». Sono alcune frasi che ieri sera campeggiavano sui cartelloni che i residenti di Papanice, popoloso quartiere di Crotone, hanno esposto in occasione della fiaccolata organizzata a sostegno delle tre maestre dell'istituto comprensivo che da ieri sono state sospese per due mesi dal servizio perché accusate di maltrattamenti aggravati nei confronti di minori. La misura restrittiva è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Crotone su richiesta dell'ufficio di Procura. Una decisione che nel giro di poche ore ha indotto circa duecento persone - tra genitori di alunni della scuola elementare, colleghi delle docenti e gente comune - a scendere in piazza per rivendicare l'innocenza delle tre insegnanti. Il silenzioso corteo, dopo aver attraversato diverse vie del quartiere, è terminato davanti all'istituto nel quale insegnano le tre docenti finite al centro dell'inchiesta. L’attività investigativa - condotta dai carabinieri della Stazione di Crotone - è iniziata ad aprile in seguito alle dichiarazioni che i genitori di alcuni bambini che frequentano il plesso scolastico del popoloso quartiere cittadino avevano fatto in merito ai presunti maltrattamenti che i loro figli avrebbero subito da determinate maestre. Le indagini – termine alla fine dello scorso anno scolastico - sono state eseguite attraverso un'operazione di intercettazione audio e video all'interno dell'aula nella quale le tre docenti operavano. In questa maniera è stato possibile accertare molteplici circostanze nelle quali si sarebbero verificati i maltrattamenti nei confronti di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e 7 anni. Foto di Tonino D'Urso