La festa di San Rocco si è svolta per la prima volta, stante le preclusioni derivanti dal coronavirus, con le sole celebrazioni liturgiche e, quindi, senza spettacoli in piazza e senza processione per le vie e viuzze del paese. Si pensava che sarebbe stata una festa insignificante, inesistente per l’assenza della processione, degli spettacoli in piazza, del complesso bandistico che girasse per le vie del paese e delle bancarelle ma il parroco Antonio Calafati ha saputo richiamare l’intera collettività alla partecipazione della santa messa che domenica sera ha solennemente celebrato sul sagrato della Chiesa madre, dopo aver fatto posizionare la statua policroma del Santo all'esterno.
Centinaia di fedeli e pellegrini anche dei paesi vicini hanno trovato posto sulle distanziate sedie che il collaboratori del parroco avevano posizionato negli spazi pubblici antistanti il luogo di culto. Ai presenti il parroco Calafati ha saputo trasferire e suscitare un eclatante e commovente coinvolgimento e un’intensa emozione per tutta la durata del lungo rito religioso, conclusosi con la solenne benedizione e il canto dell’inno locale: “O San Rocco nostro avvocato, / dalla Francia siete venuto / e la peste avete guarito / con amore e carità / e per tutte le città” e ancora: “Voi guardateci dai perigli/ ché noi siamo i vostri figli/ gran santo di carità/ ed abbiate di noi pietà”.
Il parroco, particolarmente commosso e felice per la grande composta partecipazione dei fedeli, al termine del rito eucaristico, ha ringraziato tutti i presenti e, in particolare, il sindaco Martino, i collaboratori, i componenti il coro parrocchiale ed ha avuto parole di vicinanza ed affetto per i ragazzi che a breve inizieranno la scuola, gli anziani, gli ammalati, gli emigrati ed ha invocato (anche durante l’omelia) la protezione di San Rocco e il suo intervento per debellare nel mondo l’epidemia del coronavirus. Al termine del rito religioso i presenti hanno omaggiato il Santo con un lungo e fragoroso applauso che è stato ripetuto a conclusione di uno splendido spettacolo pirotecnico per il quale il parroco ha ringraziato l’offerente Antonio Monterosso.
In questo periodo particolare in cui pare si assista ad un ritorno dell’epidemia covid, le parole del parroco Calafati (che prima di chiudersi in seminario fu anche un emigrato-lavoratore all'estero), assieme alla mancanza dei tradizionali festeggiamenti con spettacoli in piazza e della processione con sosta del Santo innanzi alle abitazioni dei malati gravi, hanno reso più consapevoli e maturi i cittadini per sentirsi più vicini e solidali.
Infine, tutti i presenti si sono avvicinati alla statua di San Rocco, prima che venisse riportata in chiesa, per un ultimo saluto, per implorare una grazia, per una ultima breve preghiera.
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