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Catanzaro, ritorno in classe alla “Rodari". Più sicurezza dopo la paura

L'istituto era stato chiuso per un contagio. Il parere delle mamme: «La didattica è fondamentale»

Scuole che aprono, scuole che chiudono, informazioni, spesso, non chiare che creano eccessivo allarmismo. La consapevolezza c’era che anche questo anno scolastico non sarebbe stato una passeggiata a causa della pandemia ed i presidi stanno facendo un gran lavoro per gestire nel modo migliore i rapporti con le famiglie e le istituzioni, tutto per la tutela degli alunni. Ieri ha riaperto l'I.C. “Patari-Rodari”, dopo la notizia della positività di un collaboratore scolastico. «Le presenze registrate ieri, dopo due giorni di chiusura - afferma la dirigente scolastica, Anna Maria Rotella - sono state intorno al 90%. C'è stata solo qualche assenza maggiore, rispetto alla normalità, nella scuola dell'infanzia. I genitori sono stati rassicurati: li abbiamo informati, infatti, dell'effettuazione della sanificazione nei locali della scuola e che tutto il personale scolastico è stato sottoposto a tampone - dai collaboratori, all'amministrazione, a me medesima - e che l'esito è stato per tutti negativo. Per il momento, quindi, le famiglie sono tranquille e sono tornati anche bimbi che non avevano ripreso a fine settembre. I bambini hanno dimostrato una grande maturità nel rispettare le regole. I casi all'interno delle scuole sono veramente pochi e questo conferma la validità dei rigidi protocolli che stiamo seguendo. Il problema è quello che accade fuori perché non è facile bloccare la vita sociale».

Le mamme

E i genitori cosa ne pensano? «Non ho mandato mia figlia, che frequenta l'infanzia della Rodari, perché è raffreddata - dichiara Francesca Catroppa - ma, sinceramente, questa settimana l'avrei, comunque, tenuta a casa per stare più serena. Ogni giorno, sia io che mio marito, conviviamo con la con l’ansia di ricevere una telefonata da scuola. So che, scegliendo di mandarli, mi assumo tutta la responsabilità del rischio di contrarre il virus ma i bambini hanno bisogno di confrontarsi, di stare insieme. Dopotutto, è l’unico posto che frequentano: non vanno al parco, non li porto in un supermercato o altri luoghi».
Per Antonella Mancuso: «I miei figli frequentano l'infanzia e la primaria della Rodari. Sono abbastanza serena. La scuola ci tiene informatissimi e abbiamo una dirigente responsabile. La dad ha funzionato bene ma, ovviamente, la didattica in presenza è importante. I bambini hanno ormai fatto loro le regole e noi genitori dobbiamo trasmettergli il senso dell'attenzione ma non la preoccupazione».

Alla Manzoni

Intanto, oggi riprende la didattica in presenza nella classe della scuola primaria dell’I.C. “Catanzaro Nord Est Manzoni”, dopo il caso di positività al Covid rintracciato fra il personale docente. Intanto, la dirigente dell'istituto, Flora Alba Mottola, insieme al presidente del Consiglio di Istituto, Eugenio Marino, ha inviato una precisa richiesta al sindaco Sergio Abramo e ai Dipartimenti Prevenzione e Igiene Pubblica dell'Asp: «Considerato che, in riferimento alla “Questione Covid”, il nome del nostro istituto viene richiamato sulla stampa con modalità univoca e tutto ciò, oltre ad adombrare il buon nome della nostra scuola, risulta essere fuorviante per l'opinione pubblica, chiediamo di voler rendere noto i dati obiettivi sul numero e sull'incidenza percentuale dei casi positivi Covid, rilevati nella popolazione scolastica del Comune di Catanzaro, a partire dall'avvio del corrente anno scolastico. Sarà possibile, in questo modo, sviluppare un'analisi reale e circostanziata dell'andamento del fenomeno epidemiologico, a beneficio, in particolare, dell'utenza delle scuole di competenza».

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