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Primo giorno di zona gialla a Vibo, ecco come ripartono bar e ristoranti

Tra i commercianti c'è voglia di ripartenza, c’è voglia di mettersi alle spalle il lungo periodo di incertezza

Volti speranzosi, volti di chi non ha voglia di mollare di fronte ai numeri ed alle criticità della pandemia. Il primo lunedì di febbraio porta in dote la zona gialla, un piccolo passo in avanti per bar e ristoranti dopo un lungo periodo di letargo interrotto solo dall’illusione di qualche giorno di apertura nelle recenti festività natalizie.

C’è voglia di ripartenza, c’è voglia di mettersi alle spalle questo lungo periodo di incertezza.

Gli studenti tornano a frequentare bar e botteghe per consumare panini, professionisti ed impiegati tornano a trascorrere l’ora della pausa pranzo in trattoria davanti ad un buon antipasto calabrese o ad un tradizionale piatto di "pipi e patati". E anche il sapore del caffè e del pasticcino consumato al tavolo da quella sensazione di libertà e normalità tanto agognata.

“La contentezza che avevo stamattina - afferma un ristoratore del centro storico - e’ paragonabile a quella dell’inaugurazione del locale. Riaprire il ristorante ci consente di rivivere sia dal punto di vista fisico che economico. La speranza e’ quella di non ritornare indietro”. Già quel filo di speranza rimasta accesa per affrontare nel migliore dei loro questa nuova fase nel segno della tenacia e della capacità di resistere.

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