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A Catanzaro un San Valentino all’insegna della riscoperta del territorio e degli amori del passato

Si è svolta ieri, domenica 14 febbraio, l’iniziativa culturale dal titolo “Catanzaro, storie d’amore lungo l’antica via Mesa”, promossa dall’associazione CulturAttiva in collaborazione con il bar Colazione da Tiffany.

Scopo dell’iniziativa, proposta sotto forma di tour guidato, è stato quello di proporre la riscoperta del territorio nella giornata dedicata agli innamorati, che si è rivelata un ottimo pretesto per raccontare gli amori tumultuosi che videro come teatro la città di Catanzaro nei secoli scorsi e riscoprire la storia e le preziose “perle nascoste”che la città custodisce.

Una valida occasione per ritrovarsi in una luminosa e fresca domenica di febbraio anche durante la pandemia, che impone il rispetto delle misure di sicurezza, ma per fortuna non ci impedisce di vivere dei piccoli momenti di socializzazione all’aria aperta e alla giusta distanza.

Durante la passeggiata culturale lungo l’antica strada, denominata via Mesa, che congiungeva la porta di terra alla porta di mare e corrispondeva grosso modo all’odierno Corso Mazzini, insieme alla storia dei luoghi, è emerso dunque il racconto di passioni travolgenti consumatesi tra inganni, guerre e soprusi, come quello tra Antonio Centelles ed Enrichetta Ruffo; di amori giovanili incuranti delle rivalità politiche tra le proprie famiglie come quello che coinvolse Rachele de Nobili e Saverio Marincola. L’attenzione, però, si è focalizzata anche su alcuni dei luoghi-simbolo della città: la chiesa di San Giovanni, edificata con le pietre del castello normanno diroccato dagli stessi catanzaresi, nel XV secolo e custode di preziose tracce di arte e di fede; la chiesa di Sant’Omobono, preziosa testimonianza della Catanzaro medievale, in ottimo stato di conservazione, benché molto diversa da come appariva nel XII secolo, periodo della sua edificazione.

Poi, lungo il percorso verso sud, altri luoghi significativi della città come l’antico Real Liceo, oggi Convitto Nazionale “P. Galluppi”, dove si formarono ed insegnarono molti illustri calabresi e si coltivarono gli ideali liberali ed antiborbonici; l’antico Palazzo Morano, oggi sede della Prefettura e la Basilica dell’Immacolata, custode di numerose opere d’arte di grande pregio, come gli “Scarabattoli”, meravigliose sculture in cera realizzate agli inizi del ‘700 dalla suora napoletana Caterina de Julianis e raffiguranti quattro tematiche: “Il Tempo”, “Il Compianto su Cristo”, “La Natività” e “L’Adorazione dei Magi”. Le opere, fra le più suggestive del barocco meridionale, hanno affascinato i partecipanti al tour guidato, i quali hanno però notato che sono sprovviste di illuminazione e di apposite didascalie, elementi che contribuirebbero ad esaltare il grande fascino di opere davvero uniche.

Protagonista del tour guidato anche il tema dell’amore per gli ideali di libertà a cui hanno dedicato la vita molti patrioti, figli della nostra terra, i cui volti sono stati immortalati nei busti scolpiti da Francesco e Vincenzo Jerace e custoditi all’interno di Villa Margherita, il più antico giardino pubblico di Catanzaro. Lungo la passeggiata si sono volute ripercorrere anche le orme di George Gissing, intellettuale e scrittore inglese che si innamorò della nostra città, delle sue atmosfere, dei suoi paesaggi e anche dell’ospitalità dei suoi abitanti.

Durante il tour affidato ad Angela Rubino, guida certificata e presidente dell’associazione CulturAttiva, c’è stato anche un momento dedicato al ristoro, curato dallo staff del bar Colazione da Tiffany, che ha coccolato il piccolo gruppo di partecipanti con ottimi dolcetti a tema.

L’iniziativa, come sempre, si è svolta nel pieno rispetto delle normative di sicurezza per contrastare il contagio da Covid19.

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