Ha chiesto dieci anni di reclusione per il collaboratore di giustizia Francesco Oliverio, mandante dell’agguato a Giovanni Tersigni; poi ha proposto: 20 anni di carcere ciascuno per Cosimo Berlingieri, il killer che sparò con una pistola Beretta calibro 7.65, e Paolo Cusato; altri 15 anni e 8 mesi per Dimitar Dimitrov Todorov, l’autista della “Citroen C3” sulla quale viaggiò il commando da Catanzaro a Crotone; e infine, 15 anni di carcere a testa per Giuseppe Passalacqua, ritenuto il basista dell’imboscata, e Cosimo Damiano Passalacqua. Sfiorano i 100 anni di detenzione le condanne che ieri il pm della Procura di Crotone, Pasquale Festa, ha chiesto al gup del Tribunale di Catanzaro, Matteo Ferrante, per i 6 componenti del gruppo di fuoco che il 7 settembre 2019 presero parte all’agguato costato la vita al 36enne crotonese. Tutti devono rispondere di concorso in omicidio volontario ma senza l’aggravante mafiosa, così come proposto dallo stesso pm in aula. Il rappresentante della pubblica accusa nel corso della sua requisitoria al procedimento che si sta svolgendo col rito abbreviato, ha ricostruito i momenti che hanno portato al ferimento fatale di Tersigni.
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