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Cinque anni fa spariva Maria Chindamo, a Limbadi un sit-in per non dimenticare

A cinque anni dalla sua scomparsa, sulla triste storia di Maria Chindamo non è calato il silenzio, ma non s’è neppure accesa la luce della verità. E non c’è neppure giustizia per una donna che ha pagato con la vita il coraggio di sentirsi libera in un terra che libera non è. Il suo ricordo è, comunque, sempre vivo e, per non dare al tempo la forza di smorzarlo, si muovono tutti i santi giorni, senza lasciare mai nulla d’intentato, i figli Vincenzino, Federica e Letizia, la mamma Pina, il fratello Vincenzo, gli amici, i mass media, l’Italia intera.

Tutti loro sono pronti a restare in prima linea sino a quando il corpo della donna non sarà ritrovato, sino a quando non ci sarà una tomba su cui versare una lacrima e poggiare un fiore. E perché nessuno dimentichi, oggi 6 maggio, quinto anniversario della scomparsa dell’imprenditrice 44enne di Laureana di Borrello, davanti al cancello d’ingresso della sua tenuta agricola di località “Montalto” di Limbadi, alle ore 11, si terrà un sit-in per rinnovare, nel dolore del ricordo, il desiderio che venga scritta la parola fine ad una vicenda che ha lasciato il segno. Ad organizzare la manifestazione, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, oltre ai familiari, ci saranno il centro comunitario “Agape”, le associazioni “Libera” e “Penelope Italia Odv”, nonché il progetto “Mettiamoci una croce, i giovani verso il voto in Calabria” e il comitato “Controlliamo noi le terre di Maria”.

Il programma della manifestazione

La manifestazione sarà occasione per riflettere, ricordare, confrontarsi sui percorsi fatti e su quelli da fare. Sarà il momento giusto per ribadire che la storia di Maria è la storia di tante donne cadute per aver cullato il sogno della libertà, ma sarà anche il momento giusto per rimarcare che esiste una Calabria che dalle ceneri di tante storie tristi intende rinascere. Non a caso fioccano le adesioni all’iniziativa da ogni parte della Calabria e, soprattutto, dal mondo della Scuola. Definito anche il programma del sit-in. Dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali, ci sarà l’intervento di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, che non ha mai smesso di cercare la verità.

Seguiranno gli interventi di Stefania Paparo, presidente regionale di Penelope Italia odv; don Ennio Stamile, coordinatore regionale di Libera; Giovanna Vingelli esponente del Centro di Women’s Studies Milly Villa, Università della Calabria; Sabrina Garofalo, rappresentante del comitato “Controlliamo Noi le terre di Maria Chindamo”. Concluderanno la giornata gli interventi degli studenti. I lavori saranno coordinati da Giulia Melissari, dirigente del progetto educazione civica “Agape”. Hanno confermato l’adesione al sit-in anche la Prefettura di Vibo; il questore di Vibo; il Comune di Rosarno; il Comune di Limbadi; il Comune di Laureana di Borrello; il Capo Centro DIA di Reggio Calabria, Col. Massimo Chiappetta; il Questore di Cosenza, dott.ssa Giovanna Petrocca; la sottosegretaria di Stato Dalila Nesci; il Centro di Women’s Studies dell’Università della Calabria. Adesione anche da parte delle associazioni Risveglio Ideale; Coo onlus; il Ponte Milano Calabria; Nate a Sud; Libera Monza; Consorzio Macramè. Saranno presenti anche le delegazioni di numerose scuole tra cui: liceo scientifico Vinci Rc, istituto Boccioni Fermi Rc, liceo scientifico Guerrisi Cittanova, Liceo Volta Rc, Istituto Tecnico Rende, Istituto Bova Marina, Magistrale T. Gullì Rc, Piria Rc, Piria Rosarno, Alberghiero Vibo, I.I.S Mancini-Tommasi Cosenza, Itcg Falcone Acri, scuola media di Laureana di Borrello, scuola media di Limbadi.

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