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Lamezia, protesta contro i fumi tossici che arrivano dal campo rom

Lamezia protesta contro i fumi tossici che arrivano dal campo rom e lo fa con un gruppo sparuto di cittadini e attivisti di associazioni ambientaliste e sodalizi impegnati nel sociale e per la buona sanità. Oggi pomeriggio l'adesione alla "Class action - no fumi tossici a Lamezia" non ha avuto l'adesione massiccia del popolo lametino forse distratto dal clima estivo o forse ormai rassegnato all'idea che nessuna manifestazione possa servire a risolvere il problema, visto che da anni si parla della questione rom ma niente e nessuno è riuscito ad affrontare seriamente la problematica.
Il sit-in, in ogni caso, è stato pacifico e civile, senza dar adito a settarismi e discriminazioni di sorta contro la popolazione rom che vive nel ghetto di Scordovillo. I manifestanti che si sono riuniti davanti al municipio di via Perugini, hanno chiesto ai commissari prefettizi di bonificare al più presto l'area del campo rom e di presidiarla in modo che sia finalmente scardinata l'attività illegale che viene perpetrata all'interno della bidonville. Richieste avanzate non solo per il bene dei lametini ma anche dei rom, ed in particolare dei bambini, che sono le prime vittime della "vergogna Scordovillo" che va avanti da quasi mezzo secolo.

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