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Il racconto della Calabria più inaspettata passa da Pallagorio, nasce "Muzè"

Muzé, Spazio Espositivo Arberia è il luogo che Fili Meridiani ha costruito per materializzare la volontà di divulgazione, racconto, tutela e promozione del patrimonio culturale arbëresh

Fili Meridiani è una piattaforma digitale pensata e realizzata da una squadra di giovani di origini arbëreshë che, con la mente e con il cuore, dopo esperienze professionali in Inghilterra e al Nord Italia, hanno deciso di far ritorno nei loro paesi di origine per raccontare e connettere la Calabria più bella e inaspettata, professionisti che credono nelle possibilità di questa regione. “Vogliamo crescere e aprire nuove collaborazioni con chi condivide la nostra stessa visione di opportunità relative al nostro territorio”.

La presidente Ursula Basta insieme con Ettore Bonanno, Fabio Spadafora e Francesca Liuzzo, ci sono loro dietro il successo di Fili Meridiani. La loro visione, il loro coraggio e il saper raccontare la Calabria con un linguaggio nuovo, come non era mai stato fatto prima. Fili Meridiani è nata da poco più di un anno e, nel frattempo, sono stati realizzati tanti e importanti progetti. Instaruga: una piattaforma che costruisce un sistema di ospitalità diffuso sul territorio e offrire esperienze uniche in una Calabria inedita.

“Fare rete” con gli operatori territoriali e le diverse Associazioni che si occupano di racconto, tutela territoriale e promozione. Qualche giorno fa, a Pallagorio, è stato inaugurato Muzé, Spazio Espositivo Arberia. “È il luogo che noi di Fili Meridiani abbiamo deciso di costruire per materializzare la nostra volontà di divulgazione, racconto, tutela e promozione del patrimonio culturale arbëresh. Un progetto che guarda lontano e che parla a tutti: artisti, scrittori, operatori culturali, associazioni, enti, scuole, professionisti -ci spiega Basta- Carfizzi, Pallagorio e San Nicola dell’Alto, l’Arberia crotonese, sono il luogo che vogliamo considerare unico e unito da cui parte la stessa visione del progetto. Centro nevralgico di una Calabria interna, inedita, multiculturale”.

Un presidio culturale, luogo di incontro e dibattito che vuole unire le tre comunità in una comune promozione culturale e territoriale. L’esposizione è divisa su due livelli: al pianto terra la mostra del pittore Nicola Spezzano “Visioni d’Arberia”, mentre al primo piano un’esposizione dei tessuti simbolo dell’artigianato arbëreshe, ''Sguardi d'Arberia in Oriente''. L’intrattenimento musicale della serata di inaugurazione è stato curato dal maestro Francesco Mazza. L’Associazione ha voluto ringraziare Rosetta Ammirati, Vincenzo Leo e Luana Leo che hanno messo a disposizione l’immobile che accoglie le esposizioni del Muzé.

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