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Isola Capo Rizzuto: "Stai lontano da lei..." e spara al rivale in amore

E' stato per questo arrestato ieri mattina per tentato omicidio e porto illegale in luogo pubblico di arma da sparo

«Stai lontana da lei amigo...» Avrebbe anche usato tramite “Instagram” la celebre frase pronunciata da Al Pacino in “Scarface” per tentate di convincere il nuovo fidanzato della sua ex ragazza a desistere dal rapporto sentimentale con la giovane donna. Poi, dopo altri precedenti e vani tentativi di convincere il suo contendente a mollare la sua ex, gli avrebbe addirittura teso un agguato sparando dei colpi di pistola contro la vettura del suo rivale in amore.

Un diciannovenne di Isola Capo Rizzuto (Salvatore Giannuzzi), è stato per questo arrestato ieri mattina per tentato omicidio e porto illegale in luogo pubblico di arma da sparo dai Carabinieri della Tenenza Carabinieri di Isola di Capo Rizzuto che hanno notificato al giovane un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a suo carico dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Corvino.

L'episodio dal quale è scaturito l'arresto del 19enne risale al 23 aprile scorso. Quella mattina di quasi sei mesi fa, un 22enne isolitano, ha denunciato ai Carabinieri di aver subito la sera precedente un vero e proprio agguato. Il giovane ha raccontato che mentre percorreva con la sua auto, località Bugiafro, era stato oggetto dell'esplosione di diversi colpi d'arma da fuoco, che, fortunatamente, avevano solo il cofano e la portiera anteriore della sua Fiat Punto.

Il racconto del 22enne ha avuto un primo riscontro quando i militari hanno trovato un'ogiva nell'abitacolo della macchina presa di mira. Ma ancora più importanti sono state i video degli impianti di sorveglianza privati acquisiti dai Carabinieri. Le immagini dell'area dove era stato messo a segno l'agguato, hanno mostrato la presenza di due persone, una delle quali aveva in mano quello che pare essere un passamontagna. Anche le intercettazioni telefoniche e la verifica dei contenuti dei telefonini cellulari in uso alle persone coinvolte nella vicenda, hanno permesso di ricostruire la vicenda e di risalire all'ipotizzato movente passionale dell'episodio criminoso contestato al 19enne che tra le altre cose avrebbe anche tenuto un insistente e asfissiante atteggiamento persecutorio nei confronti della rag

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