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Vibo, strade crollate e comunità abbandonate

Palazzo “Luigi Razza” aspetta che venga dichiarato lo stato di calamità ma per adesso gli accessi a due frazioni restano chiusi

È di questi giorni la notizia che l’amministrazione comunale intende chiedere aiuto alla Regione per provare a riaprire le strade e poter liberare le frazioni San Pietro e Longobardi dall’isolamento in cui si sono venute a trovare. In sostanza vorrebbe approfittare delle intese precipitazioni del 24 e 25 ottobre per chiedere il cosiddetto “stato di calamità”, come per dire che quanto accaduto è da addebitarsi al maltempo, agli eventi eccezionali, a precipitazioni per certi aspetti imprevedibili. Ma al di là di quello che sarà il risultato su questa specifica richiesta le comunità di Longobardi e San Pietro stanno aspettando che qualcuno si accorga di loro, delle loro strade sprofondate e dei disagi che affrontano giorno per giorno. E solo chi non conosce il territorio può immaginare che tutto sia strettamente legato alle precipitazioni del 24 e 25 ottobre. Certo anche quelle piogge hanno influito ma sempre molto meno della disattenzione di chi avrebbe dovuto monitorare le condizioni delle strade che, senza alcuna manutenzione, senza canali di scolo, senza cunette, senza alcuna regimentazione delle acque non avrebbero potuto fare altro che sprofondare. E siamo solo all’inizio.

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