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Festa del “creato” a Piani di Acquaro con la giornata dell’albero

Piantumati circa 200 tra cespi e alberi

Festa grande, questa mattina alla chiesa della “Speranza” a Piani di Acquaro (Vibo Valentia), dove, molto partecipata, si è svolta la “giornata dell’albero e della custodia e della salvaguardia del creato”, voluta dalla parrocchia di Santa Maria de Latini, retta da don Rosario Lamari, e ideata dal diacono Pasquale Solea.

«Rallegriamoci perché, nel suo amore, il Creatore sostiene i nostri umili sforzi per la Terra. Essa è anche la casa di Dio, dove la sua Parola “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, il luogo dove l’effusione dello Spirito Santo costantemente rinnova». È con questa frase, tratta in parte dal vangelo di Giovanni, che l’iniziativa è stata presentata ai fedeli della popolosa frazione montana, accorsi numerosi all’evento, iniziato già prima della messa, alle 8, con la preparazione del terreno operata da un gruppo di fedeli volontari, che ha realizzato le buche per la messa a dimora nell’ampio cortile del luogo di culto di circa 200 tra cespugli e alberi d’alto fusto, donati da “Calabria Verde”, in particolare dal vivaio d’Ariola, prospero giardino botanico che andrebbe maggiormente “coltivato” dalla politica  e maggiormente valorizzato dalla regione, per le sue grosse potenzialità.

Portati i saluti del Vescovo, che a novembre  ha visitato la comunità, per prima nella lunga missione che lo aspetta, don Rosario nella sua omelia ha fatto riferimento alle “Nozze di Cana”, dal vangelo di Giovanni, appunto, che descrive «il banchetto dell’unione nuziale definitiva dell’uomo con Dio e rivela la gloria di Gesù come essere divino che consegna nelle mani degli uomini il creato, di cui dobbiamo essere validi custodi».

Tra le pratiche per compiere questa missione, accanto a tante altre,  vi è la “Giornata nazionale degli alberi”, celebrata normalmente il 21 novembre con l’intento di “promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni  legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani”. «Per tale ragione -  ha puntualizzato il parroco – celebriamo questa importante giornata (rinviata probabilmente a causa del Covid, ndr.) nella comunità di Piani». Dopo la messa Don Rosario ha benedetto le piante (191 tra Aeleagnus, tiglio, catalpa, forsyzia, cercis siliquastaum, nandina domestica) e proceduto alla piantumazione del primo dei tre alberi ad alto fusto (gli altri 2 sono stati piantumati dal più piccolo dei fedeli presenti e dai volontari che hanno eseguito i lavori).

Nel finale don Rosario ha affidato ai fedeli il compito di «curare e fare crescere le nuove piante», ringraziando «“Calabria Verde” per la concessione gratuita delle piante, Massimo Malvaso, cittadino di Acquaro, che ha intercesso e mantenuto i contatti con l’azienda per la concessione dei vegetali, Cosimo Ciancio, che ha trasportato le piante dal vivaio di Ariola a Piani, Antonio La Tassa e agli altri volontari che hanno eseguito i lavori di scavo, le più impegnative delle quali realizzate da Giuseppe Ciancio con propri mezzi meccanici, tutti i fedeli e Pasquale Solea, che ha ideato e portato avanti il progetto».

Non sono state chieste offerte per le piante, che, come più volte ribadito dal sacerdote, sono state offerte da “Calabria Verde”, ma, ha concluso don Rosario: «Se vorrete contribuire ve le chiediamo per la cura di esse e per la ristrutturazione della nostra bella chiesa, per cui abbiamo preso impegni con il nostro vescovo».

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