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Dasà, grande partecipazione al sit-in di condanna contro il vile pestaggio del sindaco

Nella mattinata di ieri incontro del sindaco con il prefetto, durante il quale è stato stabilito per oggi un nuovo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica

Partecipazione oltre le aspettative oggi pomeriggio a Dasà al sit-in, con fiaccolata, di solidarietà verso il sindaco, Raffaele Scaturchio, vittima mercoledì scorso di un vero e proprio pestaggio da parte di quattro individui, arrestati e posti ai domiciliari, che contestualmente hanno distrutto il suo ufficio e il municipio. L’iniziativa, su impulso del parroco, don Bernardino Comerci, è stata organizzata dalle associazioni cittadine, e da Libera Vibo, e ha registrato la partecipazione di cittadini, sodalizi e amministratori provenienti anche dai centri limitrofi. Presenti i carabinieri di Arena, la polizia, rappresentanti dell’amministrazione di Acquaro, il sindaco di Arena, con fascia tricolore, Nino Schinella, e il collega di Gerocarne, Vitaliano Papillo, la manifestazione si è svolta in largo San Giovanni, dove i bambini delle scuole del paese hanno esposto numerosi striscioni.

Gli interventi sono stati aperti e moderati dal rappresentante di Libera, Giuseppe Borrello, il quale, annunciando la manifestazione di giovedì prossimo a Vibo con gli studenti contro la violenza, ha ringraziato tutti i presenti e sottolineato la gravità di un fatto per il quale «è importante essere presenti e dimostrare da che parte si sta, perché ha colpito un’istituzione nell’esercizio della sue funzioni, e con essa tutta la comunità, e portato alla distruzione del municipio, la casa di tutti i cittadini». Esprimendo vicinanza ai carabinieri per l’aggressione dei mesi scorsi - dalla solidarietà alla quale sarebbe scaturita quella a Scaturchio - e ringraziandoli per il lavoro svolto quotidianamente, Borrello ha elogiato la numerosa presenza, deprecando di nuovo il gesto, che ancora una volta «coinvolge giovani e giovanissimi, che subiscono il fascino del potere ma dietro al quale nascondono magari disagi».

Il parroco, don Bernardino, ha esortato alla reazione, rilanciando quattro parole fondamentali: coraggio; denuncia; speranza; impegno. Ha proseguito il vicepresidente dell’Acd, Nensi Scarmozzino, che, condannando il gesto, ha auspicato una pena esemplare. A seguire il referente della Promoarena, Giuseppe Arruzza, che ha fatto appello al senso civico e alla coscienza comune. Ha concluso il sindaco, Raffaele Scaturchio, il quale, ringraziati i collaboratori «per avermi salvato dalla vile aggressione», ha ribadito che sarà parte civile in ogni processo penale, come Libera, Anci e tutte le amministrazioni e i cittadini che, se possibile, lo vorranno. La conclusione alla promessa solenne «che non saranno fatti sconti a nessuno» e che si sta «muovendo con i propri legali per far avere agli autori dell’aggressione il massimo della pena possibile».

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