Non solo richiedenti asilo arrivati sulle coste italiane con le imbarcazioni di trafficanti di uomini. Come accadde nel lontano 1998-99 durante la crisi del Kosovo, il Centro di accoglienza di Sant'Anna è tornato ad ospitare profughi di guerra e migranti giunti legalmente in Italia. Come informa una nota della Prefettura di Crotone nella giornata di oggi sono arrivati nell'Hub regionale che ricade nel territorio di Isola Capo Rizzuto, 97 richiedenti asilo arrivati dalla Libia all’aeroporto di Fiumicino tramite corridoio umanitario.
I richiedenti asilo, arrivati poi da Roma al "Cara" , hanno usufruito dell’evacuazione umanitaria organizzata dai Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con UNHCR (Agenzia Onu per i Rifugiati) e Inmp (Istituto Nazionale per la Promozione della salute dei Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà).
Le 97 persone, provenienti da Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen svolgeranno il periodo di isolamento fiduciario presso il Centro di Accoglienza Sant’Anna per essere successivamente trasferiti presso le strutture del SAI (Struttura Accoglienza e Integrazione), già individuate dal Ministero dell’Interno e dislocate su tutto il territorio nazionale.
Le procedure di accoglienza dei migranti sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone, con l’ausilio del personale della Croce Rossa italiana che gestisce il Centro di accoglienza e che che svolgerà, d’intesa con l’Azienda Sanitaria provinciale di Crotone, la sorveglianza sanitaria dei richiedenti asilo durante il periodo di isolamento fiduciario che terminerà il prossimo 10 marzo.
Le procedure amministrative sono state invece coordinate dall’Ufficio Immigrazione della locale Questura, mentre i servizi di ordine e sicurezza pubblica sono stati predisposti dall’Ufficio Servizi di Vigilanza della Questura che opera nel Centro di accoglienza con l'ausilio di unità dell’Esercito Italiano impiegate nell’Operazione strade sicure.
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