Il latitante vibonese Giuseppe Campisi, detto Pino, 62 anni, è stato arrestato dalla guardia di finanza durante un’operazione condotta a Roma. L’uomo è considerato un esponente di spicco del narcotraffico ed era sfuggito all’arresto il 23 ottobre 2019 nell’ambito dell’operazione «Ossessione», condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro, che aveva consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, i cui appartenenti operavano anche per agevolare la cosca Mancuso, operante in tutta la provincia di Vibo Valentia e nei territori di Nicotera e Limbadi.
Il latitante è stato individuato in prossimità di via Tuscolana grazie ad una ramificata e costante attività di controllo del territorio, svolta con le più moderne tecnologie, insieme alla rivalutazione dell’ampio patrimonio info-investigativo disponibile sull'imputato e sui suoi familiari. Le indagini hanno consentito di accertare che, durante la latitanza, per evitare di essere riconosciuto, Campisi utilizzava delle parrucche e documenti di riconoscimento contraffatti ed era munito di green pass falso che gli consentiva di muoversi con maggiore tranquillità.
Nell'appartamento in cui alloggiava sulla Tuscolana, le forze dell'ordine (grande collaborazione tra i finanzieri dello SCICO e la squadra mobile) hanno trovato vari cellulari, documenti falsi, computer portatile, vari libri sulla scrivania che Campisi leggeva (da Gratteri a Klaus Davi) e anche, per l'appunto, delle parrucche che utilizzava per cercare di non farsi riconoscere.
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