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Arena, straordinaria raccolta di beni per l’Ucraina da parte della Promoarena e dell’Avis cittadina

L’iniziativa coadiuvata e sollecitata da parte di una famiglia Ucraina residente in paese. Raccolti centinaia di pacchi di ogni genere, partiti domenica i primi 261 grazie al servizio prociv regionale

Straordinaria dimostrazione di affetto e vicinanza al popolo ucraino ad Arena, e nel circondario, dove, grazie alla Promoarena, presieduta da Filippo Adamo, e all’Avis cittadina, diretta da Nicola Larobina (presente sia attraverso autotassazione dell’associazione che nella fattiva raccolta), sono stati raccolti pacchi e pacchi di generi destinati al Paese dell’est europeo, martoriato dalla guerra. In poco meno di una settimana è stato raccolto l’inverosimile, e 261 cartoni di materiale sono già stati spediti domenica grazie alla protezione civile regionale.

A essere interessati i centri che vanno da Arena a Laureana di Borrello, nel reggino, passando per Dasà, Acquaro, Dinami, San Pietro di Caridà. Parlando parzialmente, per il momento e per i centri citati. Perché, oltre alle centinaia di pacchi in attesa di invio che ancora affollano la sede Avis di Arena, tanti altri beni (rastrellati grazie al fattivo contributo dei volontari di prociv e Avis, di quelli del servizio civile e, in alcuni casi, delle confraternite), devono essere ancora ritirati in alcuni dei centri già citati e nei centri dove la Promoarena ha una propria sede distaccata: Polia; Monterosso Calabro; San Nicola da Crissa. Ha dell’inverosimile quanto si è raccolto: indumenti, coperte e piumoni; alimenti; farmaci e materiale sanitario di ogni genere; pannolini e pannoloni; alimenti per bambini (acquistati e donati da tanti cittadini); ausili per l’igiene personale di bambini e adulti; scarpe per bambini e adulti e stivali di gomma; mascherine; salviette. Tanto che altri 20 pacchi di materiale medico e ospedaliero sono già pronti per essere spediti, mercoledì, destinati all’ospedale militare della città di Mucachevo, nella parte occidentale del paese.

I contatti sono gestiti da Larissa Petrovska. Ed è qui che entrano in gioco il senso e la dimensione locale del gran cuore delle associazioni arenesi. Larissa, infatti, è una cittadina ucraina che vive da circa vent’anni ad Arena, arrivata successivamente alla madre e quasi contemporaneamente al fratello Volodymyr, e alla di lui moglie Nataliia, questi ultimi volontari della Promoarena. Sono originari di Chmel’ Nyc ‘kj, cittadina di 266 mila abitanti a nord ovest del Paese, vicino alla Polonia, non ancora assediata dall’esercito russo. Ma l’apprensione è tanta. Ad Arena son stati accolti con il solito calore che quella comunità, come poche, sa dare. Gli stessi hanno idealmente stimolato la raccolta e vi hanno collaborato fattivamente, anche nel confezionamento del materiale. La raccolta è, infatti, una testimonianza di quanto il popolo arenese sia a essi e, tramite loro, al popolo ucraino legata. Sono perfettamente integrati, sia socialmente che professionalmente, e sono in attesa di ottenere la cittadinanza italiana. Ogni loro lacrima al ricevimento di aggiornamenti mentre veniva confezionato il materiale è stata condivisa da tutti i volontari presenti . Com’è stato condiviso lo slogan coniato per l’occasione da Vlad, come viene chiamato amichevolmente da tutti Volodymyr:

“CЛABA YKPAЇHI, MN 3 BAMN”. “Forza Ucraina, siamo con voi”. L’Italia e il mondo sono con l’Ucraina per quella che, nel 2020, nel cuore della democratica e pacifica Europa, viene considerata una folle e anacronistica azione di forza militare. Per chiunque fosse interessato, comunque, la raccolta della Promoarena e dell’Avis continuerà finche le esigenze lo richiederanno. Si spera per il più breve tempo possibile.

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