Processo "Rimpiazzo" a Vibo contro i Piscopisani, venti condanne. TUTTE LE CONDANNE

Si è concluso con 20 condanne, 11 assoluzioni e due non luogo a procedere, il processo scaturito dall’operazione “Rimpiazzo” che vedeva imputati diversi esponenti del clan dei Piscopisani.  Rispetto alle richieste del pm distrettuale Andrea Mancuso che aveva sollecitato condanne per complessivi 387 anni di carcere e un’assoluzione, ammontano a oltre 234 anni detenzione le pene inflitte dal Tribunale collegiale di Vibo (presidente Macrì, giudici Conti e Ricotta) che ha però disposto anche dieci assoluzioni, oltre a quella di Mariano Natoli, 53 anni di Termini Imerese, finanziere in servizio a Vibo, già chiesta dal pm.
La condanna più alta (28 anni di detenzione) quella inflitta a Rosario Battaglia per il quale il pm aveva chiesto 30 anni di carcere. Associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento e rapina – tutti aggravati dal metodo mafioso – nonché detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di stupefacenti, i reati a vario titolo contestati agli imputati. Nel febbraio dello scorso anno, invece, si è concluso con condanne per oltre un secolo di carcere (117 anni e 8 mesi) il processo con rito abbreviato nei confronti di ventitrè imputati, otto dei quali sono stati assolti, coinvolti nell’operazione “Rimpiazzo” attraverso cui, tre anni fa Dda, guidata da Nicola Gratteri, e Polizia dichiaravano scacco al clan scissionista dei Piscopisani.