Dopo due anni di stop causato dall’emergenza sanitaria, anche San Nicola da Crissa è tornata a rivivere le funzioni del Venerdì Santo, seppur in maniera ridimensionata. Grande emozione durante la predica di Passione, nel corso della quale, come di consueto, vi sono state le “chiamate” dell’Ecce Homo, della Croce, della Madonna Addolorata e del Cristo morto.
Poi la processione, con i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata portate per le vie principali del paese accompagnate da decine di confratelli del Santissimo Crocifisso e da numerosi fedeli, che hanno intonato i canti tradizionali.
Monterosso Calabro
Partecipata e suggestiva la processione del Venerdì Santo: i confratelli del Santissimo Crocifisso e del Santissimo Rosario portano per le vie del paese i propri complessi di statue, raffiguranti Cristo Morto, la Vergine Addolorata e San Giovanni, seguiti da un nutrito corteo di fedeli. Una particolare figura caratterizza la processione, che per alcuni è il “Cireneo”, per altri è “U signuri russu”, che porta la croce aprendo il corteo: a rappresentarlo - in segno di penitenza - è un devoto, interamente coperto da una tunica rossa con cappuccio, la cui identità rimane segreta.
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