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Nicotera, studenti ‘scortano’ Carmine Zappia: “Una resistenza contro le cosche”

I ragazzi del Morelli e dell’Istituto Colao a Nicotera nella tabaccheria del testimone di giustizia. I giovani hanno incontrato anche Sara Scarpulla a Limbadi e visitato il luogo dell’agguato mafioso a Giuseppe Valarioti

Prima il coraggio della denuncia, poi il processo, la condanna degli estorsori, la solidarietà delle istituzioni per poter ripartire. Il calvario di Carmine Zappia cominciava giusto tre anni fa e, oggi, non si può dire sia finito. Ma l’anniversario del giorno in cui decideva di bussare alla porta della caserma dei carabinieri di Nicotera, sedersi davanti al comandante Luca Garavaglia e raccontare le sue traversie, non l’ha vissuto in solitudine. Grazie ad una bella iniziativa partita dai docenti del liceo classico “Michele Morelli” e dell’istituto d’arte “Domenico Colao”, in collaborazione con “Libera”, nella prima mattinata di ieri, una cinquantina di alunni dei due istituti superiori vibonesi, con in testa il preside Raffaele Suppa, si sono presentati davanti alla tabaccheria di Carmine Zappia per manifestargli la loro piena vicinanza. Lo hanno fatto con grande semplicità, ma anche con un nobile intento: dimostrargli piena solidarietà anche dal punto di vista economico provvedendo ad effettuare acquisti simbolici, ma significativi. Piccoli gesti di certo non destinati a risolvere i problemi di Carmelo, ma che, nella loro spontaneità, suonano come invito ad essere più vicini ad un uomo che, col sostegno dei fratelli Giulia e Antonio, ha trovato la forza di non piegarsi alla violenza criminale. «Siamo davvero contenti di essere qui – sostiene Martina alunna della classe II A del “Morelli” – e di poter vivere questa esperienza. Volevamo far sentire a Carmine Zappia la nostra vicinanza e, nel nostro piccolo, abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità».

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