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Concessioni balneari, le prospettive preoccupano gli operatori turistici di Catanzaro

Il ddl Concorrenza prevede la riassegnazione tramite gare pubbliche entro il 2024. «Un problema sottovalutato. Che fine faranno i nostri investimenti?»

Con l’approvazione in Senato, il Ddl Concorrenza continua la sua marcia parlamentare e con esso l’articolo che riguarda la scadenza delle concessioni balneari attualmente in essere entro il termine del 31 dicembre 2023, ovvero con un anticipo di dieci anni rispetto alle previsioni iniziali. Il Ddl prevede che la riassegnazione delle concessioni balneari, tramite gare pubbliche, avvenga entro il 31 dicembre 2024, laddove le amministrazioni comunali incontrassero delle difficoltà oggettive ad espletare i bandi.
Un disegno di legge che, sin dall’inizio, è stato mal visto dai titolari delle concessioni balneari, che da un giorno all’altro si sono visti ridurre il periodo della stessa concessione di dieci anni, a fronte degli investimenti già effettuati e che in molti contavano di recuperare in un lasso di tempo più ampio. La preoccupazione, dunque, fra gli operatori turistici è comprensibile, come si evince anche dai commenti e dalle opinioni raccolte fra i titolari di stabilimenti balneari a Catanzaro Lido. «Purtroppo tutto quello che sta accadendo – ha dichiarato Alessandro Carnovale, titolare del lido Moon Beach – non è un fatto per me del tutto inaspettato. Sono anni che si parla di questo problema, ma è sempre stato sottovalutato e la discussione rimandata, fino ad arrivare ad oggi che ci troviamo con finanziamenti sulle spalle, prestiti contratti sapendo che le concessioni sarebbero scadute nel 2033.

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