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Catanzaro, Lamorgese firma il protocollo per il Nue 112 in Calabria: «Consentirà interventi immediati»

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha firmato con la Regione Calabria il protocollo per l’attivazione del Nue 112, numero unico europeo per l’emergenza, in Calabria.

La sottoscrizione del protocollo è avvenuta nella prefettura di Catanzaro: a rappresentare la Regione Calabria la vicepresidente della Giunta, Giusi Princi. La centrale operativa del Nue 112 sarà allestita a Catanzaro nella Cittadella, sede della Giunta regionale. A gestirla sarà Azienda Zero, il nuovo ente di governance della sanità istituita a fine 2021 dalla Regione.

"La Calabria - ha detto il ministro Lamorgese - è una regione verso la quale c'è una grande attenzione. L’attivazione del Numero unico 112 che deriva da una direttiva europea rappresenta un fatto molto importante e personalmente tenevo molto a essere qui presente alla firma. Il Nue - ha aggiunto - è un sistema dall’uso molto facilitato che consente, ad esempio in caso di incidenti stradali, la geolocalizzazione e quindi la tempestività degli interventi».

Il servizio, è stato detto nel corso della manifestazione, sarà attivato all’interno della Cittadella regionale e a gestirlo sarà Azienda Zero di cui è commissario straordinario Giuseppe Profiti. Dopo la firma del Protocollo e prima della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il Ministro ha incontrato privatamente il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.

«Siamo a Catanzaro perchè l’attivazione del Nue 112 deriva da una direttiva europea. Siamo in ritardo rispetto ai tempi che ci erano stati dat,i ma ormai sul territorio nazionale mancano solo due regioni. Spero che entro l’anno riusciremo anche gli ulteriori protocolli». Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese «Sono lieta di essere qui perchè - ha aggiunto Lamorgese - credo che sia importante e la mia presenza al momento della firma perchè diamo atto di un impegno che è stato profuso per la firma di questo protocollo. Il Nue 112 serve a semplificare la vita dei cittadini - c'è anche una app per i sordomuti - e per consentire interventi immediati in caso di necessità, in Toscana mi hanno raccontato del salvataggio di alcune persone grazie al Nue 112. Le richieste su tutto il territorio nazionale - ha concluso il ministro dell’Interno - sono moltissime, e questo è segno di civiltà che dimostra come anche la tecnologia deve andare avanti e dobbiamo assecondare un processo di questo tipo se vogliamo essere al passo con i tempi».

«Le norme ci sono, le adegueremo sempre di più». A dirlo è stata il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo alla domanda del giornalista di Gazzetta del Sud, Sergio Pelaia, se ci sono allo studio nuove normative in tema di scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, anche alla luce di recenti sentenze che hanno annullato il commissariamento, come quella del Consiglio di Stato sul Comune di Guardavalle. «Abbiamo fatto norme successive, l’impianto - ha sostenuto Lamorgese - sta cambiando lentamente, di recente abbiamo fatto una norma che consente un tutoraggio del Comune laddove non ci sia una contiguità continuativa ma occasionale con organizzazioni criminali, proprio per cercare di salvare il più possibile il voto dei cittadini. Certo - ha rimarcato il ministro dell’Interno - è che se ci sono gli estremi i cittadini hanno anche diritto ad avere una gestione corretta e che garantisca la legalità in tutti i settori. Vediamo: le norme ci sono, le adegueremo sempre di più».

Migranti, arrivi in aumento

«Sono aumentati gli arrivi dalla Turchia rispetto all’anno scorso. I numeri sono circa il 30% in più se se consideriamo lo stesso periodo dell’anno scorso, dovuti certamente a vari fattori, geopolitici, economici, ci metto anche la crisi di quei paesi perchè provengono dalla Libia, dalla Tunisia, dall’Egitto, molti dal Banglalesh, dal Sud, dall’Afghanistan e dal Pakistan. Sono queste le maggiori nazionalità». Lo ha riferito il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel corso di una conferenza stampa nella Prefettura a Catanzaro, dove ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lamorgese ha anche detto che in Libia ci sono due governi: «E' una situazione critica in Libia, non è una situazione semplice: se c'è un punto di riferimento si può parlare, se non c'è un’autorità definita è difficile ovviamente comprendere».è un risultato storico perchè non avevamo mai visto una presa di posizione comune di 21 Stati

E, in riferimento al meccanismo della 'relocation' in tema di immigrazione, il ministro dell’Interno ha detto che «Anche per me, anche per il governo italiano, . Io ritengo sempre, ed è quello che stiamo portando avanti, che - ha sostenuto Lamorgese - ci siano dei partenariati forti a livello europeo. Su questo c'è l’insistenza del governo italiano: ogni volta che siamo andati ai Consigli europei abbiamo parlato dei partenariati perchè ogni volta che quando sono partiti e sono in mare non puoi farli tornare e non si possono fare respingimenti perchè - questo vorrei che chi fa le questioni queste cose le comprenda bene, al di là delle strumentalizzazioni - ci sono le norme di diritto internazionale che impediscono comportamenti di questo tipo. Certo, non bisogna farli partire, e come si fa? Dando delle condizioni migliori in quei Paesi. Il 10 giugno al Consiglio europeo di Lussemburgo, per la prima volta 21 Stati hanno aderito alla relocation, quindi quella linea che l’Italia sta portando avanti. Questo - ha sostenuto il ministro dell’Interno - fa sì che è la prima che vediamo un’Europa unita, quella che abbiamo visto quando si è deciso nel giro di una giornata quando si è deciso di dare protezione internazionale all’Ucraina e prendendo una direttiva chiusa nel cassetto e mai usata dal 2001».

Aver raggiunto il risultato della relocation, ha spiegato ancora il ministro, «per cui adesso si sta lavorando nel fare una piattaforma in cui ogni Stato avrà una quota da destinare alla relocation, è un importante primo passo politico che l’Europa ha fatto, al di là dei numeri che verranno, può darsi che all’inizio non saranno elevati, ma man mano cresceranno. Comunque - ha concluso Lamorgese - è l’idea che è passata e non era mai passata prima. Io credo che questo sia un passo assolutamente importante. Come ha detto il presidente Macron quando ha chiuso la presidenza europa dicendo che questo è un risultato storico. Devo dire che anche per me, anche per il governo italiano, è un risultato storico perchè non avevamo mai visto una presa di posizione comune di 21 Stati».

L'intervento di Fiorita

Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, alla sua prima uscita dopo l’insediamento ufficiale alla guida del capoluogo, ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto nel palazzo della Prefettura, presieduto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Ho ringraziato il sindaco per la partecipazione alla riunione - ha detto Lamorgese - e gli ho augurato un mandato positivo assicurandogli la massima collaborazione. Questi incontri devono essere improntati alla massima concretezza e per questo siamo pronti a prendere atto delle richieste che ci arrivano per dare il nostro contributo». Nel corso del comitato sono stati affrontati i temi legati alla presenza della 'ndrangheta le cui ramificazioni locali sono particolarmente presenti nel settore delle estorsioni e dell’usura. Il ministro ha messo in evidenza, però, che «le denunce sono poche. E’ emerso, inoltre, dai dati di richiesta e di accesso al fondo per le estorsioni e l’usura che si ha che fare con numeri limitati che destano preoccupazioni perché si tratta di fenomeni che rimangono in larga parte sommersi».

Foto e video di Salvatore Monteverde

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