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Cutro, uccise l'ex moglie la sera dell’otto marzo: chiesto il giudizio immediato per Diletto FOTO

Vincenza Ribecco assassinata con un colpo di pistola al petto

«La prova è evidente». Con questa motivazione la Procura di Crotone ha chiesto il giudizio immediato per Alfonso Diletto, il 69enne di Cutro che la sera dell’8 marzo scorso ha ucciso con un colpo di pistola al cuore l’ex moglie Vincenza Ribecco, di 60 anni, nella sua abitazione a San Leonardo di Cutro.
L’istanza firmata dal sostituto procuratore Andrea Corvino, titolare delle indagini sull’ennesimo femminicidio, è stata depositata nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari. Così facendo, il pubblico ministero intende procedere con il rito speciale che serve a scavalcare l’udienza preliminare per ridurre i tempi processuali. Toccherà ora al gip disporre oppure no il dibattimento in Corte d'Assise a Catanzaro.
Il delitto di sangue, come si ricorderà, s’è consumato in pochi attimi nel giorno della Festa della donna. Diletto, verso le 18, si presentò davanti alla piccola casa dove viveva la vittima. In mano aveva una pistola “Beretta” calibro 7.65, e attraverso la vetrata della porta d’ingresso fece partire un colpo che raggiunse la donna al petto, per poi darsi alla fuga. L’assassino telefonò subito al fratello che abita in provincia di Mantova, raccontandogli quello che aveva fatto. Mentre a scoprire il corpo senza vita di Ribecco riverso a terra in un lago di sangue nella stanza adibita a soggiorno-cucina, fu il figlio 26enne della donna che allertò il 118. Ma i sanitari arrivati intorno alle 18,40 non poterono fare altro che constatare il decesso della 60enne.

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