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Sigilli a un ristorante abusivo a Nicotera Marina: prodotti ittici in cattivo stato di conservazione

I controlli effettuati da Carabinieri e Capitaneria di Porto hanno evidenziato che il gestore aveva occupato indebitamente una superficie demaniale marittima. Sequestrata oltre 110 chili di merce inidonea al consumo

Il tema della tutela del territorio è sempre stato uno dei punti cardine per la Procura di Vibo Valentia e la Legione Carabinieri Calabria. Il Procuratore Camillo Falvo, sin dal primo giorno del suo insediamento, non ha fatto mistero del suo impegno istituzionale nel contrastare gli illeciti ambientali e il Generale Pietro Salsano sulla questione è molto sensibile e determinato a dare risposte concrete.

“La funzione principale delle operazioni di polizia ambientale - citata dal Generale Salsano in occasioni delle conferenze stampa Deep – è quella pedagogica: noi vogliamo che la gente sia informata su ciò che avviene sul territorio calabrese. Invitiamo i cittadini, anche coloro che vivono nei piccoli comuni, a segnalare e denunciare i casi di inquinamento di cui sono a conoscenza. Ce la stiamo mettendo tutta per arrivare all’ambizioso obiettivo di avere un mare pulito”.

Ispirati da questo monito, ambito specifici servizi ad ampio spettro normativo indottrinato dal Procuratore Falvo, compresa la verifica sullo smaltimento degli olii da cucina esausti, i Carabinieri della Stazione di Nicotera Marina, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Delegazione di Spiaggia – Guardia Costiera di Nicotera, hanno proceduto al controllo di un ristorante a pochi metri dalla riva che cucinava piatti tipici della tradizione marinara calabrese. Il locale, dai primi accertamenti, è risultato costruito su area del demanio marittimo in difformità rispetto al titolo confessorio. In particolare, il proprietario, sfruttando un ricovero per una barca preesistente, aveva trasformato la superficie in concessione costruendo un locale adibito a cucina. Quindi aveva occupato indebitamente una superficie demaniale marittima, recintando con uno steccato una porzione di arenile dove aveva posizionato tavoli, sedie e ombrelloni in cui far accomodare i clienti.

Con l’ausilio del personale dell’Asp di Vibo Valentia, è emerso che il ristorante non possedeva alcuna autorizzazione anche in materia sanitaria e che la struttura si trovasse in precarie condizioni igieniche. Nella cucina, infatti, sono stati rinvenuti oltre 110 chili di prodotti ittici in pessimo stato igienico-sanitario, conservati in apparecchiature vetuste e prive dei necessari termostati per la misurazione della temperatura. Poiché dichiarati come “inidonei al consumo umano” i prodotti ittici sono stati sequestrati.
Il proprietario del locale, un uomo nicoterese di 38 anni, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per le presunte violazioni riscontrate. Sul conto dello stesso sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 5.700 euro a cui seguiranno ulteriori sanzioni in corso di accertamento.
L’autorità sanitaria competente ha disposto immediatamente la chiusura del locale.

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