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Lamezia, beni per oltre 200 milioni di euro riconsegnati a Salvatore Mazzei

La Corte d’Appello ha revocato la confisca dell’ingente patrimonio dell’imprenditore. Sbloccate 26 società, 67 fabbricati, 12 autocarri e una cava. Per i giudici non sarebbe un soggetto «socialmente pericoloso»

Un patrimonio da 200 milioni di euro. Che dopo undici anni torna nella disponibilità dell’imprenditore Salvatore Mazzei e dei suoi familiari. La Sezione Misure di Prevenzione della Corte di Appello di Catanzaro ha infatti revocato la confisca disposta nel febbraio del 2018, a seguito di un precedente provvedimento di confisca del 2011, nei confronti di Mazzei (difeso dall’avvocato Massimiliano Carnovale), della figlia Stefania (moglie del deputato della Lega Domenico Furgiuele) difesa dall’avvocato Tommaso Luppino e di terzi interessati familiari difesi dall’avvocato Ugo Custo. Un ingente patrimonio costituito da 26 società, 67 fabbricati, 13 autocarri, 5 autovetture, 10 macchine operatrici per cantiere, un motociclo, 176 appezzamenti di terreno, tra cui la cava di materiale inerte che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato acquisito in maniera illecita. Da qui la confisca disposta nell’ambito di un’indagine avviata nel 2011 dalla Procura lametina e poi trasferita per competenza territoriale alla Procura di Catanzaro.

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