In città si continua a parlare della proposta del neo sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che ha inserito tra i punti del suo programma politico anche il cambio del nome dello scalo lametino in “aeroporto internazionale Lamezia-Catanzaro”.
Una proposta che naturalmente ha sollevato un polverone, facendo riemergere uno spirito campanilistico che in città non si vedeva da anni, se non per qualche nostalgico che ancora pensa che esistano gli ex comuni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia. Tutti infatti sono “insorti” contro quella che è stata definita una proposta «indecente», non certo «prioritaria» e soprattutto fondamentale per la costruzione di un istmo unito e conurbato, che punta alla crescita dell'area centrale della Calabria.
A tutto ciò bisogna anche aggiungere il tempismo: la “bomba” infatti è deflagrata alla vigilia delle presentazioni delle candidature alla presidenza della Provincia, che vedono proprio Fiorita in pole position quale candidato del centrosinistra.
La consigliera di Nuova Era Lucia Alessandra Cittadino pubblicamente ha riferito che non darà il voto a Fiorita, per questa sua posizione. Anche la consigliera del Pd Aquila Villella ha criticato duramente la posizione presa dal prof-primo cittadino del capoluogo.
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