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Gimigliano, nella parrocchia del Santissimo Salvatore arriva una reliquia del giovane beato Carlo Auctis

Fin da piccolo Carlo aveva dimostrato un amore speciale per Dio, anche se i suoi genitori non erano particolarmente devoti.

È arrivata a Gimigliano una reliquia di Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia a soli 15 anni nel 2006 e beatificato ad Assisi nell’ottobre del 2020. A ospitarla per prima la Parrocchia del Santissimo Salvatore durante la solenne celebrazione per l'inizio dell'anno catechistico. Oltre cento bambini e ragazzi hanno accolto con gioia la visita di questo piccolo grande testimone della fede.

Fin da piccolo Carlo aveva dimostrato un amore speciale per Dio, anche se i suoi genitori non erano particolarmente devoti. La sua grande testimonianza di fede lo ha portato a essere riconosciuto in tutto il mondo come un cibernauta della nuova evangelizzazione, capace di adattare ai nuovi linguaggi anche della rete e dei social, il messaggio di Gesù e lo ha reso oggetto di una devozione molto condivisa.
La comunità di Gimigliano ha intitolato a Carlo Acutis l'oratorio parrocchiale gestito da quasi un anno in collaborazione con i giovani della locale Pro Loco.

Entusiasmo ma anche tanta emozione da parte dei catechisti, dei bambini e delle famiglie che hanno affollato l'artistica chiesa matrice.
Domenica prossima 9 ottobre la reliquia verrà accolta dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta e nel pomeriggio dai fedeli nella Basilica di Porto dove rimarrà fino al 16 ottobre, data in cui l'Arcivescovo Claudio Maniago amministrerà il sacramento della Confermazione.

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