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Vibo e Pizzo celebrano la giornata delle Forze armate

Come ogni anno, anche oggi si è celebrato l’appuntamento con la storia, per onorare la festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate. Appuntamento che, come sempre, si è celebrato in ogni realtà territoriale, nonché nella città capoluogo di Provincia, davanti a tutte le cariche istituzionali civili e militari. Dunque anche quest’anno si è tenuta l’importante cerimonia a Vibo Valentia, presso il monumento ai Caduti ed alla presenza del Prefetto, Roberta Lulli; e, dopo lo schieramento dei reparti militari, si è proceduto alla deposizione della classica corona d’alloro.

Ma, come detto, ogni territorio ha voluto rendere onore, organizzando manifestazioni ad hoc. In quello di Pizzo ha assunto un valore aggiunto poiché la celebrazione è stata presieduta dal sindaco: dopo due anni e mezzo dallo scioglimento per ingerenze criminali, la città ha potuto esprimersi con una compagine democraticamente eletta. Sarà per questo che il primo cittadino, Sergio Pititto, ha voluto coinvolgere la scolaresca, anche per lanciare il messaggio di rispetto verso chi ha pagato con la propria vita la difesa della Patria; ogni “eroe” impegnato nella costruzione di uno Stato democratico sul solco della libertà e verso un futuro dedito alla Pace. I nomi scolpiti sulla lapide di marmo giacciono anche quale esempio ed incoraggiamento dei vivi.

Questa mattina, come da programma realizzato dal consigliere alla Cultura, Gioacchino Puglisi, ed avallato dal primo cittadino, il corteo civile è iniziato col raduno presso il santuario di San Francesco, per arrivare prima al monumento ai Caduti ubicato presso piazza della Repubblica, e da lì, raggiungere il Duomo di San Giorgio, dov’è stata celebrata la messa solenne, a cura di don Antonio Russo. A margine della quale il corteo si è trasferito nuovamente presso il monumento dei Caduti dov’è stata deposta la corona d’alloro ed intonato l’inno di Mameli dalle voci degli alunni di scuola primaria.

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