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Il pericolo “corre” sulla ex 522 nel Vibonese. I viadotti sono a rischio crollo

Negli ultimi 20 anni sulla strada piantate trenta croci funerarie. Associazione delle vittime e sindaci pronti alla mobilitazione

Siamo all’epilogo finale se non si mette immediatamente mano alla messa in sicurezza della strada “ex 522” e ai tre viadotti che la sostengono nel tratto “Briatico-Parghelia”. I tre ponti “Spataro”, “Potame” e “Sant’Irene” rischiano di cadere a pezzi. Non passa giorno che non si stacchino pezzi di cemento. Sui piloni, (alti circa 70 metri), che sostengono il Piano viabile sono ben visibili le armature di ferro arrugginite e prive di parte degli intonaci di cemento armato.

A lanciare l’allarme il presidente regionale dell’Associazione “Familiari vittime della strada” Nino Valeri il quale sollecita i tecnici della Regione e della Provincia di Vibo Valentia ad intervenire per effettuare in tempi rapidi le verifiche di stabilità delle tre importanti strutture di sostegno. «Da anni non faccio – ha sottolineato il presidente Valeri – che chiedere l’ammodernamento dell’intera arteria che attraversa tutto il litorale della Costa degli Dei. Non sono mai stato ascoltato visto com’è ridotta. fino adesso gli unici ad aver preso in considerazione le mie denunce sono stati i sindaci dei comuni di Pizzo, Briatico, Zambrone, Parghelia, Tropea, Drapia e Ricadi. Purtroppo hanno potuto fare ben poco perché non dispongono delle risorse necessarie ad effettuare gli interventi di riqualificazione. La competenza è della Provincia che ha sempre risposto “picche”. Nonostante le porte sbattute in faccia non mi rassegno perché su questa maledetta strada ho perso in un incidente stradale mia figlia e mio genero».

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